Mondiali, tocca a Tamberi  tenerci alto il morale 

Atletica. Ieri ha Doha hanno mancato l’accesso alla finale Ottavia Cestonaro nel salto triplo e Leonardo Fabbri nel peso. Oggi (dalle 19.15) la finale del salto in alto con il primatista italiano


PAOLO TRENTINI


Doha (qatar). Due italiani e due eliminazioni senza grandi rimpianti. Nella settima giornata di Campionati mondiali di atletica, la seconda e ultima dedicata alle prove multiple, erano solo due gli azzurri in gara entrambi in pedana: la veneta Ottavia Cestonaro nel triplo e il giovane toscano Leonardo Fabbri nel peso. A conti fatti entrambi non si sono qualificati per la finale, ma entrambi possono essere abbastanza soddisfatti delle loro prestazioni.

La triplista, dopo essersi vista neutralizzare un salto dai giudici ed effettuarne uno in più di quanto previsto proprio per recuperare, dopo un nullo al secondo tentativo atterra a 13.97, la sua terza miglior prestazione di sempre, non troppo distante dal suo record di 14.18. La finale è a portata di mano, la romena Pantoroiu è dodicesima a 14.12 e nell'ultimo tentativo Cestonaro prova il tutto per tutto con una rincorsa molto veloce ma i passi aumentati finiscono per farle calpestare la plastilina e rendere nullo il suo salto.

Fabbri, illusione ottica

Se Cestonaro si avvicina all’obiettivo, Fabbri addirittura ha pure esultato, convinto di averlo centrato. Nel suo secondo tentativo infatti, come per la collega triplista l’unico valido, il peso del fiorentino nel toccare terra tocca anche la fettuccia gialla della qualificazione diretta. L’illusione dura il tempo della misura perché il tabellone dirà 20.75 (la qualificazione era a 20.90), la sua seconda misura di sempre e comunque dalle parti del suo record personale. Due eliminazioni da guardare con ottimismo al momento di fare il bilancio finale della spedizione azzurra.

Oggi tocca a Tamberi

Intanto però bisognerà attendere il risultato di Tamberi nell'alto (oggi), delle staffette (nella 4x100 odierna è “in preavviso” il velocista dell'Athletic Club ’96 Bolzano, Antonio Infantino, se Fausto Desalu non dovesse recuperare dal fastidio muscolare), di Bogliolo e dei maratoneti domani e di Yeman Crippa domenica.

Proprio il mezzofondista trentino ha qualcosa da riscattare nei 10mila, dopo la prova incolore nei 5000 e al momento è uno tra i più delusi della spedizione azzurra. Più che l'eliminazione infatti, che ci poteva stare visto il livello degli avversari sui 5000, a influire negativamente è stato il modo in cui questa è maturata. Solitamente Yeman riesce a “leggere” bene la gara e ha un ottimo finale, mentre venerdì scorso non gli è riuscito bene nessuno dei suoi due punti di forza, arrivando a chiudere con un 13”29 poco o nulla soddisfacente. Malino anche il resto del mezzofondo, con tutti gli atleti al di sotto delle proprie potenzialità, e le due saltatrici in alto.

Al contrario esultano i velocisti con Tortu finalista dei 100, Fofana in semifinale negli ostacoli alti così come Folorunso e Pedroso negli ostacoli bassi. Bene, nonostante la finale sfumata anche Davide Re, cresciuto tantissimo in questi due anni, Stefano Sottile (alto), Claudio Michel Stecchi (asta). Benissimo Eleonora Giorgi nella marcia, al momento unica medagliata (bronzo) della rappresentativa azzurra.

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