Nuove date per Tokyo Sono Giochi ad incastro 

Lo slittamento delle Olimpiadi. In Giappone si fa strada l’ipotesi 23 luglio-8 agosto 2021 Alcune federazioni internazionali chiedono un anticipo a primavera. Decisione per Pasqua


Marco Marangoni


Bolzano. Tutto in meno di una settimana. Dalla decisione storica e sofferta ma inevitabile di posticipare le Olimpiadi a seguito della pandemia di coronavirus, alla nuova possibile data. Il movimento olimpico non si ferma, figuriamoci nella terra del Sol Levante. Dal Giappone arriva l’ipotesi di venerdì 23 luglio 2021 quale giorno di inizio delle XXXII Olimpiadi di Tokyo 2020. Sarebbe una data che piace agli organizzatori, forse un po’ meno al Comitato Olimpico Internazionale, e chissà cosa penseranno gli atleti che volevano chiudere con lo sport dopo Tokyo 2020 e speravano in un anticipo a maggio o giugno. La cerimonia di chiusura sarebbe, nel caso di conferma, l’8 agosto. Si tratterebbe di uno slittamento di un anno esatto, dal 24 luglio 2020 al 23 luglio 2021. Posticipare l’evento a cinque cerchi lascerebbe invariato anche il periodo dei Giochi Olimpici Paralimpici, fine agosto (24) - primi di settembre (5).

Ipotesi.

Ipotesi molto reale ma la comunicazione ufficiale, come promesso dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach è attesa entro metà aprile. Insomma, un piccolo-grande regalo per le festività pasquali in questo momento davvero difficile per la collettività e il mondo dello sport. Il lungimirante numero uno dello sport mondiale, 66 anni, tedesco, campione olimpico a squadre di scherma a Montreal ’76, legato da una profonda amicizia e stima con il presidente del Coni Giovanni Malagò, resta aperto ad altre date. Alcune federazioni internazionali poche ore dopo la decisione di spostare le Olimpiadi avevano suggerito al Cio: «è possibile spostare i Giochi nella primavera 2021?». Una richiesta che, al momento, non è ascoltata dal Giappone. Il concetto che si voleva far passare era, «se cambiamento è, bene, allora cambiamo anche il periodo». Certo, il caldo e l’umidità di Tokyo incutono timore e non piacciono a nessuno, atleti in primis. Proprio per ovviare a questo problema, l’atletica leggera, non uno sport di nicchia ma la ‘Regina dei Giochi”, doveva separarsi: maratona e marcia mandate in esilio sull’isola di Hokkaido, a Sapporo, località che più s’addice ad eventi invernali.

Emittenti Usa.

Traslare tutto di un anno è anche la soluzione migliore per rivoluzionare il meno possibile il già fitto calendario sportivo del 2021. Va anche detto che è lo scenario preferito per le emittenti americane che hanno pagato più di 12 miliardi di dollari per i diritti dal 2014 al 2032.

Per ufficializzare la data servirà ancora tempo, servirà un altro contatto telefonico tra Bach e il premier nipponico Shinzo Abe, gli stessi due protagonisti di quella call già passata alla storia nel corso della quale hanno deciso, giustamente, di spostare le Olimpiadi.

Sovrapposizioni.

Il periodo lanciato dagli organizzatori giapponesi andrebbe a scontrarsi con due importanti eventi, due kermesse mondiali che dovranno essere inevitabilmente spostate. Si tratta del Mondiale di nuoto, tuffi, nuoto sincronizzato e pallanuoto di Fukuoka in calendario dal 16 luglio all’1 agosto, e di quello di atletica leggera di Eugene (Oregon) dal 6 al 15 agosto. Il capo dell’atletica mondiale, Sir Sebastian Coe, già uno degli uomini chiave per il posticipo dei Giochi, ha fatto sapere che eventualmente sposterà l’evento al 2022. La federazione internazionale di nuoto, guidata dall’84enne uruguaiano Julio Maglione, ha promesso flessibilità ma escluso il rinvio di un anno. Insomma, solo qualche ritocco al calendario internazionale con i Grand Slam di tennis di Wimbledon (28 giugno-11 luglio) e US Open (30 agosto-12 settembre) salvi. C’è, però, un accavallamento, quello col Tour de France che scatterà il 2 luglio dalla Danimarca e si concluderà il 25. La Grande Boucle anticiperà il periodo?













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