olimpiadi

Pechino, i discesisti e l’incognita vento. Paris: “Pista non facile". Innerhofer: “Mi piace”

Il meranese: “Mi aspettavo un pendio diverso”. Il pusterese: “Non c’è un punto dove fare la differenza, bisogna dare il massimo”



ROMA. "Non è un tracciato facilissimo perché ci sono tante porte nascoste, sicuramente devo migliorare in certi tratti della pista". Non sembra entusiasta Dominik Paris: dopo la prima prova della discesa libera maschile di Yanqing che lo attende alle Olimpiadi invernali a Pechino.

"Mi aspettavo - dice l'azzurro - un pendio diverso, la sensazione è che vai veloce, ma alla fine le onde non ti aiutano a fare salti molto lunghi. Sicuramente c'è da trovare il feeling giusto per tagliare le linee, guadagnare tempo e prendere velocità. Il vento sarà senz'altro un fattore, qui vincerà chi avrà tanto pelo perchè è una neve aggressiva. Aspettiamo di capire quanto si lucida e poi bisognerà avere fortuna".

Sono migliori, invece, tra gli azzurri al termine della prima prova ufficiale in vista della discesa maschile di Yanqing, le sensazioni di Christof Innerhofer: "E' una pista che mi piace, bisogna sempre essere in movimento e spingere una curva dopo l'altra, sono pochi i punti scorrevoli, mi sono trovato bene. Non ho pensato a quello che voglio fare, bensì a quello che ho sbagliato in passato, soprattutto nell'ultima Olimpiade, il mio obiettivo è fare meglio. Il vento qui c'è sempre, bisogna avere fortuna, prendere magari la folata giusta ma più di tanto non ci possiamo fare, se non trovare le linee giuste e sciare veloce. Non c'è un vero punto dove fare la differenza, ma andare solamente al massimo delle proprie possibilità".

Ok alla prima prova anche per Matteo Marsaglia: "Finalmente abbiamo fatto conoscenza con questa pista che sinora non eravamo mai riusciti a vedere in modo serio. Sicuramente è divertente, ci sono un po' di porte cieche che ci creavano qualche dubbio, oggi abbiamo preso le misure. Io ad esempio ho fatto qualche metro di troppo, soprattutto nella parte alta. La neve di questa pista è un po' particolare perché difficile da trovare in molte parti, la definirei simile alla neve americana, anche se meno aggressiva. Per noi non è nemmeno male, soprattutto per me e Innerhofer. Il problema è dato dal vento: al di là del fatto che può falsare il cronometro, toglie anche quei 4/5 km di velocità che potrebbero regalare un pizzico di spettacolo ulteriore". 













Altre notizie

Attualità