ANTERSELVA. Dai Carpazi alle Dolomiti, dalla Romania all’Italia – passando per la Svezia – per guidare la task force che darà una sua importante valutazione ai membri del Comitato Olimpico Internazionale che il 24 giugno prossimo voteranno per Milano-Cortina o Stoccolma-Åre. Si chiama Octavian Morariu, ha 57 anni, è di Bucarest, ha un passato da giocatore di rugby e in questo periodo storico è sia membro della commissione coordinamento dei Giochi olimpici invernali di Pechino 2022 che presidente della Commissione di valutazione del CIO per le candidature delle Olimpiadi della neve e del ghiaccio del 2026. Collega di Malagò nel CIO, Morariu ha detto di aver «apprezzato il coinvolgimento del Governo italiano».

Il presidente della commissione è rimasto colpito dalla «tanta passione dimostrata in ogni località che sta visitando, ad iniziare da Venezia, e dalla grande comunicazione». Ovviamente Morariu, nel pieno rispetto del protocollo, non può entrare nel merito di ogni singola venus ma ha aggiunto: «stiamo osservando molto attentamente quello che ci viene proposto, prendiamo informazioni in ogni luogo che andiamo, Anterselva una gran bella location».

Christophe Dubi, direttore delle candidature olimpiche in seno al CIO, che ha detto: «la realizzazione della pista di slittino, bob e skeleton è molto importante e non deve dipendere dai Giochi»aggiungendo che «l’Agenda 2020 deve essere rispettata e in questo il Comitato Olimpico Nazionale Italiano è stato perfetto».

I membri della Commissione

Sono otto le persone che fanno parte della Commissione di valutazione. Oltre a Morariu, presidente e membro CIO, il gruppo in questi giorni in Italia è composto anche da altri due membri CIO, la norvegeseKristin Kloster Aasen, ex atleta di equitazione, oggi primo vicepresidente del comitato olimpico di Norvegia, membro della commissione sostenibilità del CIO, e la cinese Hong Zhang, campionessa olimpica a Sochi 2014 nei 1000 metri del pattinaggio velocità, rappresentante della commissione atleti del CIO. Ci sono poi cinque rappresentanti degli stakeholder, il ceco Roman Kumpost, la tedesca Heike Grösswang, l’americana Marianna Davis, il sudcoreano Lee Hee-Beom e l’argentino José Luis Marco.

Chi voterà a Losanna a giugno

I membri del CIO sono 95 ma il 24 giugno a Losanna ad esprimere il proprio voto saranno in 87, otto in meno. Infatti, al numero globale vanno tolti i membri delle Nazioni candidate, i tre italiani (Franco Carraro, Ivo Ferriani e Giovanni Malagò), i due svedesi (Gunilla Lindberg e Stefan Holm), e tre membri sospesi (Frank Fredericks) o autosospesisi (Sheikh Ahmad Al-Fahad Al-Sabah e Patrick Joseph Hickey). Per aggiudicarsi l’Olimpiade serviranno, quindi, 44 voti. Tra i grandi elettori ci saranno il canadese Richard (Dick) Pound, la Principessa Nora del Liechtenstein, il Principe Sovrano di Monaco Alberto II, la Principessa Anna di Gran Bretagna, l’ex velocista Valeriy Borzov, il presidente della federazione mondiale di hockey, René Fasel, il Gran Duca di Lussemburgo, Juan Antonio Samaranch, lo sceicco Amir Sheikh Tamim Bin Hamad Al-Thani del Qatar, il Principe Frederik di Danimarca, il Principe Feisal Al Hussein di Giordania, il detentore del primato mondiale del salto con l’asta Sergey Bubka, il Barone Pierre-Olivier Beckers-Vieujant del Belgio, Yelena Isinbaeva, il Principe Jigyel Ugyen Wangchuck del Bhutan e l’ex giocatrice di hockey Hayley Wickenheiser.

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