Serie C1, girone  unico o due da 14? Adesso la scelta

Trento. Stasera si riunirà il Consiglio Direttivo del Cpa di Bolzano, domani toccherà a Trento. Le formazioni regionali che hanno titolo di partecipare al prossimo campionato di serie C1 d calcio a 5...



Trento. Stasera si riunirà il Consiglio Direttivo del Cpa di Bolzano, domani toccherà a Trento. Le formazioni regionali che hanno titolo di partecipare al prossimo campionato di serie C1 d calcio a 5 conosceranno il proprio destino nel giro di qualche giorno. Sul tavolo, al vaglio dei vertici federali delle due province, vi sono sostanzialmente due ipotesi che interessano la massima categoria regionale del futsal. Ovvero: un girone unico a 18 formazioni, che prenderebbe il via ad inizio settembre e prevederebbe diversi turni infrasettimanali (con tutte le difficoltà del caso, visto che la giornata di gare abituale è il venerdì); oppure due gironi provinciali, entrambi inquadrati come serie C1, il primo composto esclusivamente da squadre trentine, il secondo made interamente in Alto Adige.

Questa seconda ipotesi sarebbe quella caldeggiata dal Cpa di Bolzano, la cui intenzione sarebbe quella di formare il proprio torneo con le attuali formazioni aventi diritto, ripescando anche in toto tutte le squadre (tre, massimo quattro, escludendo i “farm team”) di serie C2.

A Trento, invece, la soluzione preferita è quella di un raggruppamento unico a 18 formazioni, senza “se” e senza “ma”: le società altoatesine sono altresì favorevoli a questa soluzione, ma se i vertici federali dovessero imporsi, allora in via Trener sarebbero prontissimi. Con due ripescaggi, infatti, il girone esclusivamente trentino sarebbe comunque formato da 14 formazioni, avrebbe una propria credibilità e la prima classificata salirebbe in serie B, come da regolamento.

Tramontata, invece, in via definitiva la balzana ipotesi che prevedeva la divisione delle squadre in due gironi da 10 formazioni (anche in questo caso integrando l’attuale organico con alcuni ripescaggi): da Trento è arrivato un “no” deciso.

La “palla”, dunque, è nelle mani del delegato provinciale di Bolzano Massimo Cima e del Consiglio Direttivo di Bolzano: se sarà scissione, Trento ne uscirà comunque a testa alta, diversamente (girone unico a 18 formazione) il massimo campionato regionale sarebbe super competitivo, ma per il movimento di base altoatesino (se c’è mai stato…) suonerebbe il de profundis, visto che non esistono i numeri per allestire un torneo di C2. D.L.













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