Storie di uomini e calci a un pallone in una notte che divenne mitica 

Consigli alla lettura. Le suggestioni della semifinale mondiale all’Azteca di Città del Messico raccontate da Brambilla e Facchinetti E poi calcio con De Rossi e Chiellini e la grandezza in acqua di Magnini


Carlo Martinelli


QUATTRO A TRE di Roberto Brambilla e Alberto Facchinetti (inContropiede edizioni, 130 pagine, € 14,50)

C’è chi l’ha vista in tivù, nella notte del 17 giugno 1970, mezzo secolo fa. E chi no. E fa tutta la differenza del mondo. Perché Italia - Germania 4-3 non è stata una partita di calcio. E’ stata “la” partita di calcio. Che due giornalisti sportivi come si deve - assistiti dalla deliziosa “non prefazione” di Massimiliano Castellani - restituiscono in un volumetto di agile lettura, ricco di suggestioni, rivisitazioni, curiosità, racconti. Brambilla e Facchinetti raccontano l’intreccio delle storie che si svilupparono allo Stadio Azteca di Città del Messico. Rivera, Schnellinger, Müller, Albertosi, Riva, Seeler, Valcareggi. E quel che è successo dopo ai protagonisti di quella epica disfida. Mondiale.

DANIELE DE ROSSI O DELL’AMORE RECIPROCO di Daniele Manusia (66thA2nd edizioni, 254 pagine, € 18)

«Il mio io in campo. De Rossi è il romanismo. Siamo tutti DDR». Sono alcuni degli striscioni che i tifosi della Roma hanno dedicato a Daniele De Rossi al momento del suo addio, un anno fa. De Rossi è rimasto ben 18 anni nella stessa squadra, quella che tifava da piccolo, con cui nel tempo ha creato un legame unico.

Daniele Manusia – direttore de “L’ultimo uomo”, romano, romanista, suo coetaneo e grande narratore del calcio – ha vissuto i momenti più importanti di De Rossi. Li racconta, sorretto da una scrittura scintillante e partecipata. Un giocatore, una squadra, una città intera.

IO, GIORGIO di Giorgio Chiellini con Maurizio Crosetti (Sperling & Kupfer, 262 pagine, € 18,90)

«Quando prendo un colpo non mi fermerei mai. Per me, difendere è gioia pura». Parola di Giorgio Chiellini, bandiera del calcio italiano. Che in una autobiografia preceduta da pepate polemiche - poi chiarite e rientrate, come quella su Balotelli - ripercorre le tappe importanti della sua vita di calciatore (dalla Juventus degli 8 scudetti alla nazionale) e di uomo. Una confessione senza reticenze, con la ruvida chiarezza che conosciamo in campo. Un libro ricco di spunti e colpi, alcuni di scena, nessuno proibito. I proventi del libro all’Onlus Insuperabili, che promuove l’integrazione di ragazzi con disabilità attraverso il calcio.

LA REPUBBLICA NEL PALLONE di Fabio Belli e Marco Piccinelli (Rogas edizioni, 130 pagine, € 13,70)

Una prima incursione “politica” nel mondo del calcio l’hanno fatta con “Calcio e martello. Storie e uomini del calcio socialista”. Adesso, coppia affiatata di narratori, Belli e Piccinellli raccontano Achille Lauro, Marco Rizzo, Ciriaco De Mita, Giulio Andreotti, i segretari del PCI (e la Juve), Bettino Craxi. Già. Dall'avvento della Repubblica a oggi in Italia è raro che i protagonisti della politica siano rimasti immuni dal fascino del football. Tifosi più o meno dichiarati, insospettabili manovre dietro le quinte, scelte di cuore o meramente di propaganda. Eccole le storie del calcio nostrano intrecciate con quelle della politica. Un amore non corrisposto, peraltro.

LA RESISTENZA NELL’ACQUA. LA MIA STORIA di Filippo Magnini con Paolo Madron (Sperling & Kupfer, 176 pagine, € 17,90)

E’ stato il primo italiano a vincere l'oro mondiale di stile libero ed è diventato per tutti i tifosi Filippo "Magno". Ha rivinto l'oro ai Mondiali di Melbourne del 2007. Filippo Magnini racconta con sincerità il suo straordinario percorso sportivo e la sua storia personale. Nel 2017 la squalifica per doping, seguita dall’assoluzione da parte del TAS. Ora si racconta con trasparenza e coraggio ripercorrendo la sua carriera, la sua lotta contro la squalifica e il suo amore con Giorgia Palmas. «Racconto la mia vita, la mia storia e i miei progetti futuri. La fatica di essere campioni e la gioia che provo quando sono in acqua».

MITI, MATTI E METEORE DEL CALCIO EUROPEO di Remo Gandolfi (Bradipolibri, formato digitale, € 2,99)

Il titolo che apre la nuova collana digitale di letteratura sportiva a cura di Francesco Caremani. Dalla penna di uno dei più attenti e documentati cacciatori di storie sportive. Una raccolta di piccole biografie di calciatori, in tutto 17, che al di là di carriere importanti hanno storie personali particolari, toccanti e coinvolgenti. Gerd Müller, il più grande attaccante tedesco di tutti i tempi, incapace di vivere una vita senza l’adrenalina del gol e finendo per cercarla nell’alcol. Jan Joengbloed che tra i pali di una porta di sarebbe rimasto tutta la vita e, invece su un campo di calcio ha visto morire un figlio. Tony Adams e la guerra contro l’alcol, Yeray Alvarez che la guerra l’ha vinta contro il cancro, Graeme Le Saux che l’ha vinta contro meschini e ignoranti. Poi Pezzey, Banks, Futre, Ripiani, Rochetau, Guerrero…

FILOSOFIA DELLE ARTI MARZIALI a cura di Marcello Ghilardi (Mimes edizioni, 212 pagine, € 16)

Arti marziali evoca luoghi esotici, tecniche di combattimento più o meno raffinate di provenienza cinese, coreana, thailandese o giapponese, insegnamenti elargiti da vecchi maestri che dispensano massime di saggezza. All'estremo opposto veicola immagini, talvolta brutali, di volti insanguinati e atleti muscolosi che si affrontano senza esclusione di colpi. In realtà parlare di arti marziali o di discipline di combattimento coinvolge una pluralità di dimensioni e di ambiti. Una filosofia delle arti marziali va quindi intesa come riflessione che pone come suo oggetto tali forme di pratica, cioè che viene condotta su di esse e le analizza. Allo stesso tempo è riflessione che lascia emergere il pensiero intrinseco veicolato dalle discipline stesse, come se fossero le arti marziali a essere dotate di una propria filosofia implicita.

I SENZAGIRO (senzagiro.com)

Non è un libro. Ma un sito davvero particolare. Inventato da chi - dovendo fare a meno del Giro d’Italia - non ha rinunciato alla “festa di maggio”, cara a chi ama il ciclismo. E così Gino Cervi & friends hanno chiesto a giornalisti, scrittori, ex corridori, suiveurs di comprovata passione di raccontare le 21 tappe del Giro d’Italia 2020, concatenando una fanta-cronaca della corsa. Non ci sono filmati, non ci sono immagini, niente interviste. Ci sono solo le parole, così come succedeva nei primi Giri d’Italia del Novecento. Dallo sforzo immaginativo di ogni autore, ogni giorno nasce una classifica e, tappa dopo tappa, il Giro che non c’è prende forma. A dar man forte ai “cronisti” una squadra di illustratori disegna per ogni tappa una tavola originale che ne è la sintesi figurativa. In più una campagna di ricerca fondi per la Cooperativa Sociale Namasté di Bergamo. Imperdibile.













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