Tania: «A Londra sarò in gran forma»

La Cagnotto sta rifinendo la preparazione in vista delle Olimpiadi: è l’ultima fermata per entrare nella storia


di Marco Marangoni


BOLZANO. «Ora il mio pensiero è solo uno: vincere. Per farlo devo restare concentrata per le Olimpiadi. Certo che un giorno vorrò diventare mamma, non ora. C’è tempo per tutto, io non sono una che improvvisa». Tania Cagnotto, 27 anni che gareggia per i colori della Guardia di Finanza, risponde così alle domane sul suo futuro.

La tuffatrice bolzanina mai come in questo periodo sta vivendo tra casa e piscina. Niente svaghi, niente impegni extra che la costringerebbero a saltare gli allenamenti finalizzati ai Giochi di Londra. L’agenda è vuota e tale resterà fino al 5 agosto, il giorno delle finale olimpica del trampolino da tre metri. Per lei Londra è l’ultima fermata per entrare nella storia. La medaglia è più importante di ogni altro impegno, di ogni altro show, di ogni altro ingaggio. Un piccolo rammarico però ce l’ha: «Il 22 giugno ero stata inviata al Quirinale per un incontro col presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mi dispiace non poter esserci perché in quella data sono a Bolzano per il Grand Prix, ultima gara prima delle Olimpiadi».

Tania recentemente è diventata una delle testimonial di “Donna è sport”, progetto di educazione della Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia volto alla promozione di una miglior cultura sessuale e di una contraccezione consapevole.

«Credo che sin da giovani sia necessario un controllo costante dal ginecologo. È l’alleato numero uno della donna ed è la prima fonte di informazioni su temi come la maternità e la contraccezione consapevole».

Parliamo della sua quarta Olimpiade, si sente una veterana ?

«Beh, ormai per i tuffi sono una delle più vecchie, è inutile nasconderlo ma sono tornata la garista di una volta».

Riesce a gestire le pressioni o le subisce ?

«Non è una cosa facile, a volte una annulla l’altra e viceversa. Quando sei piccola sei spensierata e pensi quasi esclusivamente a divertirti. Quando sei più matura, più grande, pensi a troppe cose. La gente ti fa pressioni, ma posso dire che esperienza adesso ne ho e di gare ne ho fatte tantissime. Sarà l’Olimpiade dove accuserò maggiori tensioni ma anche quella dove dovrei riuscire a gestirle».

Come si sta preparando in vista di Londra ?

«Quest’anno so di aver iniziato la preparazione nel modo migliore, non ho alcun rimpianto di non aver fatto qualcosa, sto seguendo il programma alla lettera. Arrivo con la coscienza a posto, con la sicurezza di aver fatto tutto il possibile. Fisicamente sono più asciutta e sto al 100 %. Devo solo sperare che il 5 agosto sia la mia giornata».

Tiene più ad una medaglia individuale o nel sincro? “Siccome la gara individuale lo soffro di più, sarebbe più apprezzata. Hanno però lo stesso valore e quindi sono importantissime tutte e due. Nel sincro mi sento più sciolta, forse è più facile e comunque la responsabilità si divide in due. Mentre quando nell’individuale la responsabilità è tutta su di te».

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