BOLZANO. Mimmo Marini amava il tennis come pochi altri. Una passione unica, genuina, insieme a quella per la sua Juventus, che ha coltivato per una vita intera, soprattutto sui campi in terra battuta del TC Comune di Bolzano, del quale era un assiduo frequentatore.

Marini, volto notissimo all’interno del mondo del tennis altoatesino, se n’è andato a 72 anni. In silenzio e troppo presto. Già, perché a dispetto della carta d’identità, dopo mesi lontano dai campi, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, Marini aveva già programmato tanti appuntamenti nella sua “personalissima agenda” al Ducale.

I doppi con gli amici di sempre, le ore in singolare, magari qualche torneo di quarta categoria per mantenere vivo lo spirito da agonista, senza dimenticare le partite da gustarsi davanti al televisore del suo amato circolo, per lui una vera seconda casa.

E poi le solite ed immancabili capatine per seguire i tornei a squadre e le tante manifestazioni in giro per la provincia, dove si possono ammirare giocatori di livello, o anche scoprire quelle giovani promesse che un giorno faranno strada.

Marini non è mai stato e non ha mai ambito a diventare un grande giocatore, ma quando scendeva in campo lo faceva sicuramente per vincere o provare a farlo, e soprattutto per godersi la compagnia di altri appassionati in sfide sempre combattute.

Mancherà tantissimo Mimmo, ai soci e ai tanti amici del TC Comune Bolzano, così come a tutti coloro i quali, in questi anni, ne hanno apprezzato le numerose qualità, dalla genuinità alla schiettezza. Addio Mimmo: continua a seguire il “tuo” sport anche da lassù.