Terrorismo e boicottaggi: le pagine nere

Bolzano. Una serie di eventi hanno segnato la storia delle olimpiadi. guerre, terrorismo e boicottaggi e ora il coronavirus che ha portato al primo posticipo da atene 1896.Guerre.L’Olimpiade estiva...



Bolzano. Una serie di eventi hanno segnato la storia delle olimpiadi. guerre, terrorismo e boicottaggi e ora il coronavirus che ha portato al primo posticipo da atene 1896.

Guerre.

L’Olimpiade estiva del 1916 assegnata a Berlino saltò causa lo scoppio della Prima guerra mondiale. Seguirono quattro annullamenti, sempre causa la guerra: la XII Olimpiade estiva di Tokyo ‘40 , la V invernale di Sapporo ‘40, la XIII estiva di Londra ‘44 e la VI invernale di Cortina d'Ampezzo sempre nel ‘44.

Berlino ‘36.

I Giochi del ‘36 vennero sfruttati dal regime nazista e dal suo Führer Adolf Hitler per scopi di propaganda davanti agli occhi del mondo. Vennero investiti miliardi di marchi per costruire e ristrutturare stadi ed edifici, successivamente utilizzati per le imponenti coreografie del Terzo Reich. Quando il 3 agosto, Jesse Owens, giovane sprinter americano di colore vinse l’oro sui 100 metri, Hitler lasciò adirato lo stadio senza stringergli la mano. Gli atleti ebrei parteciparono solo su pressione internazionale.

Monaco ‘72

Le Olimpiadi di Monaco ‘72 furono caratterizzate dall’attentato terroristico di stampo palestinese. All’alba del 5 settembre il commando dei fedayyin del gruppo “Settembre Nero” agli ordini di Luttif Afif, un ingegnere che aveva lavorato alla costruzione del villaggio olimpico, irruppe negli alloggi destinati agli atleti israeliani. In quei due giorni di terrore morirono 11 atleti israeliani, 5 sequestratori e un poliziotto.

Boicottaggi.

La prima volta avvenne a Montreal 1976. Il Sudafrica, escluso dal movimento olimpico nel ’64 a seguito delle leggi razziali, ospitò un tour degli All Blacks (Nuova Zelanda) di rugby. I Paesi africani, tranne Costa d’Avorio e Senegal, non si presentarono ai Giochi. Nel 1980 gli Stati Uniti e 64 Paesi occidentali e alcuni arabi – l’Italia non inviò atleti militari e gareggiò sotto la bandiera bianca del Cio – boicottarono Mosca. Il motivo era l’invasione delle truppe sovietiche in Afghanistan iniziata l’anno prima. Nel 1984 ai Giochi di Los Angeles pronta la risposta del blocco sovietico ad eccezione di Romania, Jugoslavia e Cina. Tensioni anche verso Seoul ‘88. La Corea del Nord aveva chiesto pochi mesi prima al Cio di poter ospitare sul suo territorio metà delle gare. Il movimento olimpico esaudì solo in parte la richiesta e il governo di Pyongyang decise di boicottare i Giochi. Per solidarietà non parteciparono Cuba, Etiopia, Nicaragua e Albania.

Corruzione.

Dietro l’organizzazione perfetta e l’apparente rispetto dello spirito olimpico di Berlino ’36 c’erano imbrogli, corruzione e collusione nascosti tra il partito nazista e il Cio. Alla fine del millennio scorso scoppiò il caso di corruzione per l’assegnazione delle Olimpiadi invernali di Salt Lake City 2002. Sei influenti membri del Cio vennero banditi a vita accusati di spartizione di poco più di un milione di euro (all’epoca circa due miliardi di lire). Erano stati corrotti dal Comitato organizzatore per ottenere il voto. Esplose anche la polemica sui giudizi nel pattinaggio di figura, poi modificati. MAR













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