Un punto che conta davvero

Bolzano. C’era una volta il “rosso” Perugia per spirito di appartenenza politica incarnato da Paolo Solier, il trequartista militante che salutava il pubblico con il pugno chiuso o ancora il Perugia...


Valentino Beccari


Bolzano. C’era una volta il “rosso” Perugia per spirito di appartenenza politica incarnato da Paolo Solier, il trequartista militante che salutava il pubblico con il pugno chiuso o ancora il Perugia eversivo di Walter Novellino brasiliano umbro che sfrecciava sulla fascia col sette e c’era il Perugia anarchico che cercò di scardinare il potere calcistico con un mercato d’avanguardia che portò nel cuore dell’Umbria il grande Paolo Rossi e Bagni.

Il Perugia poi sale e scende sulla giostra del calcio italiano, riparte addirittura dalla D, torna in B ma da quest’anno è ancora in C ma con l’intenzione di accedere nel salotto buono del pallone. Del resto dell’11 titolare sceso in campo al Druso non c’è un giocatore che non abbia collezionato qualche presenza almeno in serie B. E allora il pareggio conquistato dall’Fc Südtirol è sicuramente un punto da mettere tra le voci attive del bilancio perchè permette di tenere il “Grifo” a tre punti di distanza e a consolidare la convinzione che questa squadra può giocarsela alla pari con tutte, sopperendo agli oggettivi limiti tecnici con l’organizzazione di gioco, l’abnegazione, lo spirito di sacrificio e la corsa.

Del resto gli umbri arrivano al “Druso” da quarti della classe con 22 punti, frutto di 6 vittorie e 4 pareggi, 2 le sconfitte con 16 reti all’attivo e 11 al passivo, di cui 3 vittorie, due pareggi e uno stop in trasferta, dove ha segnato e subito lo stesso numero di gol: 6. Insomma, una squadra in salute che ha raddrizzato la falsa partenza dovuta più che altro a problemi di ambientamento in una categoria ai più sconosciuta.

E allora l’ 1 a 1 del Druso è figlio di questo atteggiamento perchè è vero che era una partita che si poteva anche vincere ma soprattutto una partita che si poteva perdere. E pensare che le cose si mettono subito male per la squadra di casa.

Al terzo minuto primo angolo della gara: dalla bandierina di destra batte Burrai, palla tesa in mezzo con Murano che si eleva più di tutti e chiama Poluzzi ad un grande intervento, palla deviata dal portiere sul palo, Melchiorri si avventa sulla sfera e insacca da distanza ravvicinata. Sembra il replay della partita persa a Padova con i ragazzi di Vecchi che hanno lasciato la testa negli spogliatoio dimenticandosi di allacciarsi gli scarpini anche perchè sulla respinta miracolosa di Poluzzi i difensori biancorossi sembrano spettatori non paganti consentendo a Melchiorri di correggere in gol. Poco dopo Elia imbecca Melchiorri con un filtrante rasoterra in area, l'attaccante si allunga, ma Poluzzi respinge. Insomma, il Südtirol sembra anestetizzato ed il Perugia cinico e in grado di arrivare in porta molto rapidamente. C’ è bisogno di ragionare e allora ci pensa Casirgaghi a prendere in mano la squadra e a dettare le coordinate di navigazione anche se non è facile con un avversario che sa dialogare confidenzialmente con la palla. Difficile trovare un’idea, ancora più problematico cercare di risolverla con i traversoni perchè i tre centrali hanno chili e centimetri e potrebbero fare la guardia a Backingham Palace. Magnaghi non tocca palla, Karic e Beccaro provano ad inserirsi ma sbattono contro il muro e allora è il trequartista lombardo ad inventarsi un passaggio filtrate per Rover che brucia sullo scatto Rosi che lo mette giù. E dal dischetto è lo stesso Casiraghi a realizzare con grande freddezza.

Una volta in parità la gestione della sfida diventa più semplice, non c’è l’ansia di arrivare al gol anche perchè il pareggio è risultato positivo per il Südtirol e tutto sommato accettabile per il Perugia che attacca un po’ di più ma non arremba. In corso d’opera entrano Fischnaller e Fink ma non incidono. In modo particolare l’attaccante di Signato da quando è arrivato a gennaio non è riuscito a dare quella scossa offensiva che ci si attendeva e la sensazione è che abbia perso delle posizioni nella gerarchia dell’attacco così come Turchetta che ieri non ha messo il piede in campo. Il Südtirol ha così maturato la convinzione che può giocarsela fino in fondo ma sarà necessario intervenire sul mercato con due o tre acquisti pesanti soprattutto in mezzo al campo e davanti perchè basta poco per alzare l’asticella ed inaugurare il rinnovato stadio Druso con vista sulla serie B.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità