Vivarelli atleta dell’anno: come gli scacchi correndo i 100 

Debora, campionessa di tennistavolo. La 27enne di Appiano ha un modo particolare di descrivere l’impegno costituito dal suo sport ad alto livello. Il ping pong è la passione di tutta la famiglia, la sorella Evelyn promette bene, lei punta ai Giochi di Tokyo, Covid permettendo


Franco Sitton


Bolzano. La campionessa di tennistavolo Debora Vivarelli, vincitrice recentemente a Bolzano della Top 12 “Alperia Cup”, è stata proclamata atleta dell’anno 2020 dai Veterani Atesini dello sport che - per ora – non possono indicare la data della premiazione per i noti divieti sia a livello nazionale che a livello provinciale. In un’annata difficile per tutto lo sport il premio di “atleta dell’anno” è non solo il riconoscimento per i successi in carriera ma anche lo stimolo per realizzare il più bel sogno: la partecipazione olimpica.

«Giocare a scacchi mentre corri i 100 metri». È questo lo slogan o la metafora di Debora Vivarelli per spiegare in estrema sintesi il tennistavolo: in una frazione di secondo devi decidere dove piazzare la pallina, quale effetto imprimerle e intuire dove ritorna. Uno sport più mentale che fisico, uno sport che non era mai entrato nell’albo doro degli “atleti dell’anno” proclamati dai Veterani Atesini dello sport dai tempi lontani di Maria Canins e Gino Pasqualotto ai tempi più recenti di Tania Cagnotto, Armin Zöggeler, Christof Innerhofer, Carolina Kostner e altri campioni e campionesse più o meno famosi.

Non è facile in questo maledetto 2020 organizzare feste, cerimonie, invitare le superstar dello sport, ma il presidente dei veterani sportivi Alberto Ferrini, sostenuto dal consiglio direttivo, non ha voluto interrompere una tradizione trentennale e ha deciso di organizzare la proclamazione dell’atleta dell’anno con l’appoggio della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano rispettando ovviamente le limitazioni anti -Covid imposte a livello nazionale e provinciale. Non appena cadranno i divieti verranno indicate data e “location” per consegnare alla campionessa di tennistavolo Deborah Vivarelli il medaglione dell’UNVS (Unione Nazionale Veterani dello Sport) e l’ambito riconoscimento di “atleta dell’anno 2020”.

Debora, 27 anni, nata a Bolzano ma residente ad Appiano, ha preso confidenza fin dalla prima elementare con le palline da ping pong per poi avviarsi a una lunga carriera agonistica. Tesserata per il Centro Sportivo Esercito ha disputato in realtà centinaia e centinaia di incontri con la maglia delll’AVS Eppan Tischtennis o con la divisa azzurra della Nazionale. Sua mamma presidente di società, suo papà Sandro allenatore, due sorelle con la stessa passione (si parla gran bene della giovanissima e talentuosa Evelyn). In parole povere il tennistavolo è sport di famiglia in casa Vivarelli.

È uno sport che ha permesso a Debora di girare e conoscere mezzo mondo sfruttando la partecipazioni a tornei ad alto livello: Mosca, Rotterdam, Dortmund, Parigi e Tokyo per i Mondiali, Ostrava per gli Europei, dal Bahrein per la rassegna iridata Junior a Lagos in Nigeria per le qualificazioni olimpiche. Sotto il profilo agonistico Debora ha alzato le braccia al cielo quando è entrata nell’élite delle “top 100” al mondo dove le cinesi la fanno da padrone. Un palmarès di tutto rispetto: 28 medaglie d’oro, 9 d’argento e 7 di bronzo ai campionati giovanili, altri 15 “ori” ai campionati di categoria, nel 2019 campionessa italiana di doppio con l’amica- rivale Giorgia Piccolin ma soprattutto la soddisfazione di battere a Lagos in Nigeria la numero uno del tabellone – la slovacca Balazova – per poi perdere in semifinale con la russa Noskova. Un passo avanti comunque verso la qualificazione ai Giochi olimpici.

«Non è un mistero – ha detto ripetutamente nelle interviste Debora Vivarelli – il mio è un sogno a cinque cerchi, ossia Olimpiadi di Tokyo». L’appuntamento con la storia nel 2020 è andato in fumo per vicende arcinote. Tutto rinviato al 2021 incrociando le dita non solo per i risultati al di qua e al di là della retina sul tavolo del ping pong ma anche e soprattutto per una pandemia che non accenna a calare. Mentre nel calendario 2020 della federazione, la FITET, appare la scritta “nessuna attività permessa” Debora Vivarelli continua ad allenarsi sui tavoli della palestra intitolata ad Edith Santifaller alla Sportzone di Bolzano. Proprio nella palestra di casa davanti a pochi spettatori per i noti divieti Debby (così la chiamano gli amici) si è presa la soddisfazione di vincere in ottobre la “Top 12 Alperia Cup”, quasi un campionato nazionale nel senso che erano in gara le migliori dodici atlete delle classifiche FITET. Un torneo solo apparentemente minore ma indicativo per confermare comunque la sua leadership a livello nazionale. Mettete insieme allenamenti, partite amichevoli e ufficiali, preparazione fisica, più o meno dalle quattro alle sei ore ogni giorno per migliorare riflessi e rapidità d’azione, battute e schiacciate, concentrazione e velocità. È proprio come «giocare a scacchi correndo i 100 metri»!

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