Complicato matrimonio con la Svp

A Bolzano due Leghe (o ventimila?) sotto i mari



Per Verne erano ventimila, le leghe. Ed erano sotto i mari. Per noi bolzanini, da qualche giorno, sono almeno due: quella del segretario Bessone e quella dell’onorevole Maturi. E in un certo senso, malgrado l’affermazione del 21 ottobre, sono ancora discretamente sotto i mari anche le Leghe nostrane. 

Al tempo di Jules Verne, la lega ero lo spazio che una persona o un cavallo potevano percorrere in un’ora. Quelli che hanno percorso la Svp e la Lega sino ad oggi, nelle trattative per la formazione della giunta, sembrano centimetri. E di ore ne sono passate più o meno 600. Il presidente Kompatscher aveva detto che l’esecutivo sarebbe nato entro il 20 dicembre, ma s’è già deciso di prendere altro tempo. E fa un po’ impressione vedere la nuova giunta del vicino Trentino al lavoro già da qualche settimana. 

Si dirà: ma lì il sistema elettorale è diverso e il governatore è eletto dal popolo. Certo, ma lì c’è stata una rivoluzione - con la Lega che ha interrotto il lungo dominio del centrosinistra - mentre qui tutti sanno che il presidente resterà Kompatscher. E ciò malgrado, a Trento sono operativi e qui sono nel pantano dei gruppi di lavoro. C’è persino chi ha pensato che tutta questa manfrina serva ancora per potere dire che Svp e Lega sono “sposi” incompatibili e che dunque si dovrà cercare in fretta un’alternativa (leggi Pd e Verdi). 

Fantapolitica? Lo era anche pensare che al tavolo si presentasse Maturi, riaprendo giochi che sembravano chiusi e dando una sensazione di precarietà ad un partito come la Svp, che solo due cose chiede all’alleato che fa salire sulla barca: di non disturbare troppo il manovratore e di presentarsi compatto (cosa che all’ultimo Pd non è peraltro esattamente riuscita). Comunque, siamo quasi al punto di partenza. O a ventimila leghe sotto i mari.













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