il caso

Abbattimento di 4 lupi, il Tar conferma la sospensiva: “Sono specie protetta e il pericolo di predazioni è ridotto”

Accolti i ricorsi degli animalisti. Udienza fissata per il 7 febbraio

LA DECISIONE. Abbattimento dei due lupi sui Lessini, il Tar di Trento rigetta le istanze di sospensiva degli animalisti
LUPI. Il numero di animali predati in Alto Adige è quasi decuplicato



BOLZANO. Con due ordinanze, il Tar di Bolzano ha accolto i ricorsi degli animalisti di Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc animal protection), Lega anti vivisezione (Lav) e Associazione per il world wide fund for nature (Wwf) contro il regolamento provinciale "per la determinazione delle zone pascolive protette e le misure per il prelievo dei lupi" e contro le due ordinanze di abbattimento di due lupi nell'area del comune di Selva dei Molini (firmata il 9 settembre) e di altri due in quella di Castelbello-Ciardes (firmata il 15 settembre).

Per i giudici, il motivo fatto valere dalle associazioni circa la "carenza motivazionale" dei provvedimenti impugnati "non pare essere privo di consistenza giuridica". A pesare, nella decisione, è stato il fatto che "gli animali di cui è stato disposto l'abbattimento costituiscono incontestatamente esemplari di specie protetta (canis lupus) dalla Direttiva Habitat" e che "il pericolo di ulteriori predazioni deve ritenersi attualmente significativamente ridotto", dal momento che "il periodo dell'alpeggio è pressoché terminato e che - come riferito dalla difesa della Provincia - negli anni passati gli eventi di predazione si sono concentrati maggiormente nei mesi di agosto, settembre e ottobre". La sospensiva resta in vigore fino al 7 febbraio, data di discussione dell'udienza di merito.













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