Codice della strada

Autovelox, stretta del governo: a Bolzano ne rimarrebbero due

Il nuovo decreto voluto dal ministro Salvini potrebbe arrivare a marzo: via tutti gli speed-check sotto i 50 chilometri orari. Quattordici delle sedici colonnine arancioni verrebbero tolte. L’assessore Fattor: «Messaggio gravissimo, un liberi tutti»


ALIOSHA BONA


BOLZANO. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini vuole «un'omologazione nazionale» sugli autovelox ed è pronto a varare un decreto restrittivo che farebbe scomparire 14 delle 16 colonnine arancioni presenti a Bolzano. In sintesi verrebbero tolti tutti gli speed-check con un limite inferiore ai 50 chilometri orari: se dovesse arrivare il semaforo verde, previsto per marzo, in città rimarrebbero solo i due posizionati in Arginale (direzione casello sud) e in via Galileo Galilei (a due passi dal Twenty).

«Non può esserci il fai da te», ha aggiunto Salvini. «Per salvare vite vicino a scuole, ospedali, una curva pericolosa ci sta, ma piazzati dalla sera alla mattina su stradoni per tassare gli automobilisti hanno poco a che fare con la sicurezza. I sindaci dovranno spiegare perché li mettono, dove e con quale motivazione». Il nuovo Codice della Strada dovrebbe essere pronto da qui a un mese. La misura punterebbe a vietare il ricorso dei rilevatori di velocità nelle strade sotto i 50 chilometri orari, portando avanti anche la lotta del ministro contro le zone a 30. «Il provvedimento è dentro un decreto ministeriale previsto da una legge del 2010 che Salvini sta sbloccando dopo 13 anni, e che passerà», ha confermato Elena Maccanti (Lega) della Commissione Trasporti della Camera.

La rabbia di Fattor

Il Comune di Bolzano, in caso di ufficialità, dovrà adeguarsi. «È un liberi tutti, un messaggio gravissimo», commenta l'assessore alla Mobilità Stefano Fattor, «Praticamente con questa decisione ci viene tolto ogni controllo sulla velocità nelle aree urbane. Ed è un incentivo a utilizzare la macchina, favorendo l'inquinamento». Per molti, Salvini compreso, l'autovelox è uno strumento sproporzionato, usato per "fare cassa" dai Comuni: «Non c'è mai stata questa intenzione, se fosse solo per la volontà della cittadinanza ce ne sarebbero un centinaio a Bolzano. Le segnalazioni di macchine che sfrecciano in zone sensibili sono all'ordine del giorno», replica Fattor.

Gli speed check sono sedici attualmente in città: in via Milano, corso Italia, via Sarentino, via Cadorna, via Resia, viale Trento, due in via Maso della Pieve, due in via Brennero, due in via San Maurizio e due in viale Druso, oltre ai già citati in zona industriale. Affinché le colonnine arancioni possano cogliere in flagrante gli avventori e registrare la multa c'è bisogno che il tratto sia monitorato da una pattuglia dei vigili o anche da un agente in borghese. Qui si spiega il numero contenuto di sanzioni comminate per eccesso di velocità nel 2023: 1139 in un anno a Bolzano. Relativamente poche rispetto al Burgraviato dove ne sono state inflitte 3700 in 365 giorni. Un numero condizionato dalle varie colonnine poste in strade extraurbane, dove il funzionamento è autonomo e non richiede il monitoraggio delle forze dell'ordine.

È qualcosa che si sta valutando anche per la città di Bolzano: «Stiamo aspettando il via libera dal Commissariato del Governo per rendere autonomi gli speed-check di via Galileo Galilei e in Arginale. Pur non essendo formalmente una zona extraurbana si tratta di strade di attraversamento», aggiunge Fattor. Mentre sull'eterno dibattito dei 30 chilometri orari, limite ora imposto in città grandi come Bologna, Fattor ribadisce: «La mia proposta era di introdurlo nella parte alta di via Resia, in via Fago e in via Palermo che sono strade dritte dove non c'è spazio per una ciclabile». Nella parte bassa di via Fago il posizionamento di una nuova colonnina arancione (col limite di 40 km/h) sembrava cosa fatta e imminente, ma il decreto pensato da Salvini renderebbe tutto inutile.

Tra gli emendamenti approvati, nel corso dell'esame parlamentare della riforma del Codice della strada, vi è un'altra importante novità: «Nel caso in cui si prendano più multe per autovelox nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un'ora e di competenza dello stesso ente si paga una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo» conclude Elena Maccanti della Lega.













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