Bassa Atesina

A Cornaiano scoppia il caso delle cubature

La denuncia di Pro Eppan: «È stato concesso a una società immobiliare senza una contropartita». Il vicesindaco Massimo Cleva: «Previsti alloggi convenzionati per residenti e si evita di consumare altro terreno»



CORNAIANO. Pro Appiano in questa legislatura si pone più che mai come «spina nel fianco» della maggioranza. Tra i progetti maggiormente nel mirino nell’ultimo periodo c’è anche il bonus cubatura concesso a una società privata a Cornaiano che l’amministrazione comunale ritiene assolutamente legittimo. La società al centro della querelle - precisa, infatti, il vicesindaco Massimo Cleva - ha presentato ricorso al Consiglio di Stato che risulta tuttora pendente. Il Comune pertanto, prima di agire, ha valutato attentamente anche l’aspetto legale della vicenda, che potrebbe riservare ulterori sorprese.

Nel 2014, consiglio e giunta comunale hanno trattato una significativa riqualificazione nel cuore di Cornaiano. «Sul sito di una ex cantina in Via San Martino - precisa Felix von Wohlgemuth - dovevano essere costruiti nuovi appartamenti . Il volume di costruzione del progetto ammontava a oltre 17.000 metri cubi. Dopo sopralluoghi e pareri della Soprintendenza provinciale ai beni culturali della commissione edilizia, il consiglio comunale ha deciso all'unanimità di escludere il bonus cubatura per la riqualificazione di questo lotto.

Nel centro storico di Cornaiano, ancora più appartamenti non erano semplicemente giustificabili. Il proprietario di allora - una nota famiglia di Appiano - accettò questa decisione e vendette l'area ad una società immobiliare di Bolzano. Quest'ultima, invece, ha presentato un ricorso al Tar di Bolzano contro la revoca del bonus di cubatura. Nel 2019, il Comune di Appiano ha vinto la causa. Poi, durante l’ultimo consiglio comunale, la sorpresa: nonostante la vittoria in tribunale e i colloqui su un possibile scambio - cantina al posto della cubatura - la vecchia delibera del consiglio del 2014 è stata revocata con la nostra veemente protesta e alla società immobiliare è stato nuovamente assegnato il bonus cubatura.

Perché il Comune di Appiano, con le casse notoriamente vuote, non ha scelto la strada di una convenzione urbanistica? Perché non abbiamo preteso nulla in cambio per questa cubatura del valore di diverse centinaia di migliaia di euro? Per noi è completamente inspiegabile».

Il vicesindaco Massimo Cleva contesta quest’analisi: «All’inizio di settembre (il bonus potrebbe applicarsi fino a fine 2021) la società M&P chiede alla giunta di valutare la possibilità di reintegrare quel bonus a suo dire illegittimamente sottratto.

La giunta ha discusso la richiesta sia da un punto di vista politico che tecnico coinvolgendo i nuovi funzionari della ripartizione urbanistica del Comune e ragionando alla luce della nuova legge urbanistica che raccomanda di valorizzare e utilizzare il patrimonio edilizio esistente per realizzare nuove abitazioni e di limitare al massimo il consumo di suolo. Oltretutto il volume aggiuntivo che verrà utilizzato solo al piano terra degli edifici, lasciando inalterate le dimensioni attuali, prevede alloggi convenzionati per residenti ed evita il consumo di suolo per nuove abitazioni». MAX.BO.













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