EGNA. Si è conclusa con il sequestro del mezzo la vicenda (annosa) del camion abbandonato in una zona verde in via Bersaglio ad Egna. C’erano state decine di segnalazione da parte dei residenti, ma il Comune ha faticato non poco ad avere le autorizzazioni necessarie per rimuoverlo. «Aveva la targa e il libretto di circolazione - sottolinea il sindaco Horst Pichler - e abbiamo dovuto seguire un iter molto complicato per poterlo portare via.Questa settimana la polizia locale di Egna, assieme agli addettiv ai bacini montani della Provincia, è riuscita a sbloccare la situazione e a rimuovere il mezzo».

Ma cosa accade quando le forze dell’ordine si imbattono in veicoli abbandonati? Innanzitutto polizia e carabinieri si mobilitano per rintracciare il proprietario, e, una volta individuato, indagano per scoprire se l’abbandono è stato volontario o involontario (è involontario in caso di furto ad esempio).

Nella maggior parte dei casi è semplice stabilire se si tratta di abbandono volontario, perché gli indizi sono costituiti proprio dalla mancanza di assicurazione e dalla mancata denuncia di furto (quanto affermato vale naturalmente anche per le moto e l’Rc moto). Quando viene accertato il dolo, le autorità intimano la rimozione del veicolo entro 30 giorni e, in caso di mancato ottemperamento all’ordine, provvedono a spese del proprietario alla rimozione dello stesso, al sequestro e all’erogazione delle sanzioni. Se il mezzo si trova in stato di incuria ed è privo di parti essenziali come volante, targa, sedili o altre parti essenziali va considerato alla stregua di un vero e proprio rifiuto da smaltire. La sanzione (da 300 a 3.000 euro) può aumentare anche del doppio nei casi in cui siano ancora presenti all’interno del mezzo liquidi inquinanti come olio freni, carburante o olio motore.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.