Cava di porfido a Monticolo, la lite adesso approda al Tar 

La vertenza. È coltivata da undici anni dalla Montiggler Porphyr  L’azienda (arrivata seconda) ha impugnato il bando e fatto diversi rilievi La ricorrente: «Sbagliato puntare unicamente sul criterio economico» Il Comune di Appiano si farà difendere dall’Avvocatura di Trento


Massimiliano Bona


Appiano. C’è chi, ad Appiano, l’ha già ribattezzata la battaglia del porfido. In ballo c’è la gestione della cava «Im Holz», nella frazione di Monticolo. A spiegare i contenuti del recente ricorso al Tar – che contrappone la Montiggler Porphyr srl al Comune di Appiano - è l’avvocato Marco Gangemi che difende la società che la gestisce.

Undici anni di attività.

La cava è coltivata dal 2009 dalla Montiggler Porphyr in virtù della concessione stipulata con il Comune di Appiano. Ad agosto 2020 l’Abuc di Appiano ha indetto un bando per la gestione della stessa.

Impugnato il bando, contestati i criteri adottati.

Con il ricorso sono stati impugnati il bando e l’aggiudicazione dello stesso. «Il Comune di Appiano nel 2017 ha comunicato alla Montiggler Porphyr Srl che le avrebbe concesso una proroga della concessione per altri 20 anni. Il terreno è di proprietà del Comune, che ha sempre gestito la concessione a terzi dello stesso fin dagli anni Ottanta. Solo di recente è intervenuta l'Abuc ( amministrazione autonoma e separata dal Comune), ritenuta incompetente, perché sul terreno non esiste un uso civico per estrarre pietra, ma solo pascolo, legna e stramatico. Nel bando di affitto del terreno dell’agosto 2020 non sono previsti criteri tecnici per la coltivazione della cava in conformità alle autorizzazioni provinciali già in essere, anche a tutela dell’ambiente e dei residenti, ma è stato previsto come unico criterio di assegnazione quello economico che si ritiene non corretto». La Montiggler Porphyr srl coltiva ancora oggi la cava "Im Holz" ed è titolare di un progetto di coltivazione approvato nel 2019 dalla Provincia e dal Comune di Appiano, per la continuazione della coltivazione per l'estrazione del porfido a uso decorativo e ornamentale. «È stato stabilito - prosegue l’avvocato - che prima di dare in godimento ad altri soggetti (ancora privi delle necessarie autorizzazioni alla coltivazione) la cava, l’attuale gestore Montiggler Porphyr srl dovrà ripristinare i luoghi, anche a tutela dell'ambiente e del paesaggio, come da norme provinciali».

Il Comune ha deciso di resistere in giudizio.

La giunta in una delle ultime sedute ha deciso di costituirsi in giudizio per difendere le proprie scelte e ha incaricato l’Avvocatura distrettuale dello Stato di Trento di rappresentare e difendere la posizione dell’amministrazione. L’esecutivo ha incaricato al contempo il sindaco Wilfried Trettl di sottoscrivere tutti i documenti necessari inerenti il contenzioso e in particolare la procura relativa alla lite. Resta ora da capire come si pronuncerà il Tar.













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