EGNA/SALORNO. La Comunità di valle Oltradige Bassa Atesina ha reagito subito alle richieste della popolazione e ha affidato i lavori per il collegamento con la ciclabile della val di Fiemme. Il presidente Edmund Lanziner ha sottoscritto il contratto per l'esecuzione dei lavori: rispetto alla base indicata nell'appalto c’è stato un ribasso del 28,31 per cento e così per 237 mila euro l'intervento è stato assegnato alla Co.Gi. di Salorno che aveva presentato l'offerta assieme alla ditta Misconel di Cavalese. I lavori dureranno 4 mesi e per il prossimo marzo il collegamento sarà pronto. Ad ottobre la stessa Comunità aveva finito i lavori per il collegamento fra Ora e Egna. Quando sarà pronto il tratto per la val di Fiemme anche Ora verrà collegata alle due ciclabili con indubbi vantaggi anche per Egna. La questione era stata sollevata da diversi residenti di Egna, Ora e Montagna che avevano lanciato l'ennesimo appello per ottenere la realizzazione di un piccolo tratto ciclopedonale che metta in connessione tra loro due percorsi pedociclabili frequentati e apprezzati non solo dai locali ma anche dai turisti. Tratto necessario al fine di rendere il collegamento tra le due ciclopedonali sicuro, visto che attualmente tutti coloro che vogliono passare da una pedociclabile all’altra devono percorrere un tratto di strada statale, la Ss 12. Sul territorio provinciale la rete di ciclopedonali è in continua espansione e sempre più si sta accrescendo il turismo e l’indotto economico che le stesse comportano. Le ciclabili rappresentano a tutti gli effetti un eccellente volano per l’economia locale grazie al crescente numero di turisti che le percorrono e che le utilizzano come vie di comunicazione tra vari luoghi da visitare, in un “viaggio” sempre più green e immerso nella natura della Provincia. In questo caso lungo la Statale12 dell’Abetone e del Brennero, nel tratto di carreggiata fra Ora ed Egna, si trovano gli accessi delle due pedociclabili. L’una si sviluppa lungo il tracciato dell’ex ferrovia della Val di Fiemme, mentre la seconda, solo un centinaio di metri più distante, si collega lungo il corso dell’Adige, sul suo alto argine. Solo un centinaio di metri che però, visto l’alto traffico sulla statale, risultano scomodi e pericolosi sia per i pedoni che per i ciclisti. Chi volesse lasciare una ciclopedonale per imboccare l’altra si trova costretto a percorrere il ciglio della statale con tutti i rischi connessi. Proprio per questo i residenti si erano prodigati per sensibilizzare la Provincia e il Comprensorio affinché questo centinaio di metri di statale fossero messi in sicurezza per tutti i pedoni e i ciclisti. Ora sono stati accontentati.

(e.d.)

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