L’infermiera di famiglia da dicembre ad Aldino 

Parte il progetto dell’Asl con personale con un diploma di 3 anni alla Claudiana Scelte Rosa Hillebrand e Renate Kalser, Irmgard Fink supporterà il Distretto



ALDINO
Il progetto pilota di “Assistenza familiare” promosso dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige e presentato ad Aldino sta per segnare l’inizio di una nuova era che migliorerà ulteriormente la qualità dell’assistenza nella pratica infermieristica erogata nei distretti sanitari.. Lo sviluppo demografico ed il conseguente aumento della percentuale di persone con età superiore ai 65 anni necessita di nuovi ed innovativi approcci. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige si sta muovendo proprio in quest’ottica per prevenire il fenomeno e affrontarlo nel migliore dei modi. Il 1° dicembre 2017 si darà il via a questo innovativo progetto pilota di “Assistenza familiare” che sarà testato nel comune di Aldino nel distretto sanitario Bassa Atesina). Quello che sta per partire è il primo step di un progetto molto più ampio: dopo l’evaluazione di questa prima esperienza e i dovuti adeguamenti, nei prossimi anni l’assistenza centrata sulla famiglia farà parte dell’offerta erogata in tutti i distretti sanitari della Provincia.

«Con questo progetto - ha dichiarato durante la presentazione Marianne Siller, direttrice tecnico-assistenziale dell’Azienda sanitaria altoatesina - vorremmo migliorare l’assistenza territoriale alla popolazione anziana grazie a un approccio aperto e proattivo. In questo caso specifico - continua - non sono i cittadini a doversi recare ai servizi sanitari, ma sono i servizi che vanno dalle persone, laddove queste hanno bisogno di un sostegno di tipo sanitario».

Altrettanto soddisfatta ed entusiasta del progetto l’assessora alla Salute Martha Stocker: «La prevenzione da una parte e l’assistenza territoriale dall’altra - ha spiegato Stocker - sono i pilastri fondamentali del Piano Sanitario Provinciale. Con l’aiuto delle infermiere e degli infermieri di famiglia appositamente formati - ha sottolineato l’assessora - sarà possibile mantenere le persone in buona salute più a lungo, permettendo loro di continuare a vivere nel proprio ambiente familiare. Sempre restando a casa - ha infine precisato - potranno essere accompagnate in modo ottimale anche durante il decorso di un’eventuale malattia. In stretta collaborazione con i medici di Medicina Generale, le infermiere e gli infermieri di famiglia forniscono un supporto molto prezioso all’intera famiglia». Il concetto di assistenza centrata sulla famiglia è stato elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e si basa sulla comprensione che la famiglia influisce sulla salute di ogni suo componente. L’assistenza centrata sulla famiglia mira a promuovere la salute dei vari membri. Le famiglie saranno dunque supportate da un “infermiere di famiglia e di comunità” appositamente formato grazie ad un corso di specializzazione professionale di tre anni che si tiene alla Scuola superiore di Sanità “Claudiana” di Bolzano. Rosa Hillebrand e Renate Kalser svolgeranno questa attività nel comune di Aldino. Irmgard Fink accompagnerà invece il team del distretto e sarà la sostituta in caso di necessità. Al progetto di Aldino prenderanno parte tutti i residenti over 65, per un totale di 310 persone. Il progetto avrà una prima durata di un anno affiancato da un apposito studio che valuterà la funzionalità del servizio. Sulla base dei risultati ottenuti verrà sviluppato un concetto pratico per la graduale introduzione e implementazione dell’assistenza centrata sulla famiglia in tutti i distretti sanitari dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige.













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