Pizzini spiega in un libro «perché siamo tutti cattivi» 

L’autore di Salorno. «La cattiveria? Può essere usata come energia e permetterci di edificare altruismo e caratteri indipendenti». Propone metodi educativi che hanno al centro la relazione mente-corpo,  in un viaggio all'interno di ipocrisie e condizionamenti sociali


Massimiliano Bona


Salorno. «Ecco perché siamo tutti cattivi»: si intitola così l’ultima fatica letteraria di Rolando Pizzini, scrittore di Salorno, insegnante di religione al Liceo Prati di Trento ma anche grande esperto di arti marziali estreme. Interessante anche il messaggio che vuole lanciare con quest’ultima pubblicazione: «La cattiveria? Può essere usata come energia». Ne parleranno anche questa mattina, in diretta alle 7.30, Rai 3 a «Buongiorno Regione» e Telepace con una lunga intervista alle 20.30 (replica sabato alle 17.45) .

Perché la cattiveria.

La cattiveria ha avuto il grande merito di permettere all'Homo sapiens di sopravvivere all'interno di un mondo selvaggio permeato di aggressività e di lotta per la sopravvivenza, e nelle varie civiltà, anche in quelle della nostra epoca, è stata capace di plasmare caratteri della personalità a volte addirittura vissuti e percepiti come aspetti della bontà. La cattiveria però può essere usata come energia - ed è qui la proposta innovativa e sorprendente dell'autore - , in modo tale da permetterci di edificare altruismo, caratteri indipendenti, serenità psicologica. Unendo semplicità d'esposizione a profondità di analisi e spaziando in vari campi del sapere umano, l'autore giunge a proporre metodi educativi che hanno al loro centro la relazione mente-corpo. Questo libro è anche un viaggio all'interno di ipocrisie e condizionamenti sociali, un viaggio che ci conduce alla scoperta di comportamenti individuali e culturali inattesi e sorprendenti.

Chi è Pizzini.

Rolando Pizzini è stato l'ideatore e il coordinatore della ricerca italo-australiana che ha portato alla pubblicazione della prima monografia scientifica dedicata alla figura del missionario Angelo Confalonieri, il primo bianco che scelse di vivere con e per gli aborigeni d’Australia. Ha tenuto lezioni e conferenze in località italiane, brasiliane e australiane. Ha pubblicato vari libri ed è esperto di arti marziali e sport da combattimento. Ha contribuito alla realizzazione di alcuni progetti di solidarietà per bambini poveri in Brasile e alla salvaguardia di 600 mila ettari di foresta amazzonica. Insegna religione a Trento al liceo classico «G. Prati» e nella Casa Circondariale.

Insegna religione al liceo e in carcere ma anche il combattimento totale sul ring.

Legato al tema della cattiveria e alla possibilità di «incanalarla» in modo positivo c’è anche il fatto che Pizzini - insegnante di religione - è anche allenatore di «Mma», il combattimento totale, che in alcuni casi prevede persino l’utilizzo delle gabbie. Apparentemente si tratta di una contraddizione assoluta, ma Pizzini la fa sembrare la cosa più naturale del mondo. « L'Mma è anche un modo per allenarsi agli imprevisti della vita e alle aggressioni "da strada”, nelle quali non si può scegliere l'avversario. Nel mio educare però seguo un principio irrinunciabile: l'Mma non deve raggiungere mai i suoi aspetti più estremi. I combattimenti in gabbia devono rimanere mere eccezioni. Il mio grande maestro Hiroo Mochizuki, quand'ero ancora un giovinetto, mi disse: "Ricordati che la vera medaglia d'oro non la conquista chi vince un trofeo, ma chi a 80 anni cammina veloce e dritto con le sue gambe”».

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