Edilizia

Superbonus 110%, il caso di Appiano: boom di richieste non conformi 

Gli uffici comunali sono oberati di pratiche. Il vicesindaco Cleva: «Per noi il carico di lavoro è cresciuto parecchio». Bisogna recuperare vecchi documenti e fare piccole sanatorie. «C’è anche chi alla fine rinuncia»


Massimiliano Bona


APPIANO. La maggiore cittadina dell’Oltradige è una di quelle che, a livello provinciale, sta sfruttando di più il «Superbonus 110%». All’ufficio competente sono arrivate decine e decine di domande. Tutto bene, anche perché si tratta di una misura di incentivazione, introdotta dal decreto-legge “Rilancio” del 19 maggio 2020, che punta a rendere più efficienti e più sicure le proprie abitazioni ma anche a far lavorare gli addetti del settore edilizio. Il meccanismo del superbonus prevede, di fatto, la possibilità di effettuare i lavori a costo zero per tutti i cittadini.

Il vero problema è che sono aumentati in modo esponenziale i carichi di lavoro per gli uffici.

«In base ad una prima stima - sottolinea il vicesindaco Massimo Cleva, che di professione è ingegnere e quindi un addetto ai lavori - circa il 40% delle domande presentate sono non conformi al progetto originariamente concessionato. Basta una tettoia in giardino o una tramezza abbattuta, tanto per fare due esempi. Ciò vuol dire che il nostro tecnico deve fare una verifica in loco e, in caso di difformità, deve provvedere ad una sorta di sanatoria. Per non parlare del ricorso agli archivi, che è cresciuto in modo esponenziale. Finché si tratta di un documento digitale si fa anche in fretta ma trattandosi non di rado di concessioni molto vecchie bisogna cercare anche nel cartaceo. Ciò spiega anche la necessità di attendere settimane per l’evasione della propria pratica».

C’è una commissione edilizia che esamina di media tra le 30 e 40 richieste al mese. «C’è anche da dire -conclude Cleva - che in seguito alla verifica della conformità urbanistica un cittadino non di rado rinuncia a risanare ma il lavoro dell’ufficio c’è stato comunque».

Chi può richiedere il superbonus

L’elenco dei potenziali fruitori di questo intervento è davvero ampio, e comprende condomini, persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni), Istituti autonomi case popolari, cooperative di abitazione a proprietà indivisa, organizzazioni del terzo settore e associazioni e società sportive dilettantistiche, con specifiche limitazioni.

Come funziona il bonus

È possibile usufruire di questa misura per le spese sostenute a partire dal primo luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021.













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