Terlano, la Provincia boccia l’ampliamento dell'area produttiva
La commissione per il territorio e il paesaggio si è espressa negativamente sul progetto per l'area Enzenberg. Il giudizio non è vincolante a lungo termine ma in consiglio manca la maggioranza. Il sindaco Zelger: «Il discorso è chiuso, per ora»
TERLANO. Progetto finito, polemiche comprese. E lo stesso vale per dibattiti, raccolte di firme, strascichi giudiziari. Tutto accantonato, non se ne parla più, progetto compreso. Per sempre? «Non è detto, oggi certamente sì, forse un giorno, fra qualche anno... Ora è così», risponde il sindaco di Terlano Hansjörg Zelger, che la notizia l’ha appresa tramite i suoi uffici municipali direttamente dalla Provincia. Notizia per nulla felice per chi nutriva forti speranze di portare in porto l’operazione, del tutto convinto - ancora adesso - dell’opportunità di poter dare uno sviluppo economico al territorio di Terlano e più in grande alla Bassa. «Ma la decisione della Provincia mette fine a ogni possibilità, almeno per ora e anche per l’immediato futuro», spiega il sindaco.
Il progetto in questione è quello dell’ampliamento della zona Enzenberg di cui a Terlano si parla da anni assieme alla possibilità di un potenziamento dell’area a fini produttivi con preventivate ricadute in termini economici e occupazionali ma anche con un prevedibile e inevitabile prezzo da pagare all’ambiente. Da qui il braccio di ferro fra favorevoli e contrari che si è protratto a lungo, almeno fino a qualche giorno fa quando è arrivata la risposta della Provincia.
Anzi, della Commissione provinciale per il territorio e il paesaggio, che si è espressa negativamente. Un parere obbligatorio per legge, in realtà per nulla vincolante e dunque potenzialmente “ignorabile” dall’amministrazione comunale, in tal caso dal sindaco Hansjörg Zelger e dalla sua giunta. Ignorabile ma solo in linea teorica, perché poi ciascun sindaco deve rispondere alla propria maggioranza politica che lo sostiene, soprattutto se ha bisogno dei voti del consiglio comunale per far passare la necessaria modifica al piano regolatore. E in questo caso, come ha ammesso lo stesso primo cittadino, difficilmente (anzi, certamente no) sarebbero arrivati i voti del consiglio necessari a dare il via libera all’operazione.
Il parere negativo della commissione provinciale di fatto alza la scure sopra le chance del sindaco, e di chi come lui era favorevole all’operazione, di portare in porto l’ampliamento della zona Enzenberg. «Nessuna chance di ottenere l’appoggio della maggioranza, dunque la partita è chiusa, e la questione anche», la lucida analisi scaturita dopo il no della Provincia.
L’ampliamento della zona Enzenberg faceva parte di un disegno finalizzato all’allargamento dell’area produttiva a ridosso del nucleo residenziale di Settequerce. L’intento era quello di dare alla comunità di Terlano e della Bassa nuove opportunità economiche e lavorative, seppur sacrificando alcune aree agricole. Il progetto ha scatenato un dibattito particolarmente acceso, e non solo fra i residenti di Settequerce (e Chiusa) con la popolazione divisa fra favorevoli, per le già citate opportunità economiche, e contrari, preoccupati dall’impatto su paesaggio e viabilità.
L’intenzione dell’amministrazione era di arrivare entro l’anno in consiglio comunale ma prima c’era da superare lo scoglio della commissione per il territorio e paesaggio. Discorso chiuso, dunque, ma forse non per sempre. «A decidere se questa zona diventerà produttiva o meno sarà il programma di sviluppo comunale per il territorio e paesaggio, ma ci vorranno comunque diversi anni, tanti», le parole del sindaco. GL.M.