Ötzi, al via il percorso per la scelta della sede 

La Provincia. Società di Padova incaricata di elaborare una proposta entro fine marzo Nei giorni scorsi incontro con Caramaschi. Tra le ipotesi al vaglio: ex Ina, Virgolo ed ex Enel


Francesca Gonzato


Bolzano. Ötzi, è ripartito l’iter per individuare la sede del nuovo museo archeologico. nei giorni scorsi un colloquio con il sindaco renzo caramaschi. sono passati quasi due anni dalla conclusione della indagine di mercato non vincolante, che aveva visto arrivare al primo posto il progetto sul virgolo della signa di benko. tema divisivo, finito nel silenziatore fino a dopo le elezioni comunali di bolzano dello scorso ottobre. e adesso si riparte. nei mesi scorsi è stata selezionata la società che affiancherà la provincia nell’individuazione del sito. si tratta della sinloc spa (sistema iniziative locali) di padova, cui è stato chiesto di concludere il lavoro entro la fine di marzo.

Ribadito che la scelta finale spetterà alla provincia, con capofila il presidente arno kompatscher (sua la delega sui musei), nel percorso verranno coinvolti il comune e i principali attori coinvolti, come le associazioni di categoria (commercianti in primis). un percorso trasparente su basi oggettive: questo era stato promesso nella primavera del 2019, quando la vittoria del progetto sul virgolo aveva provocato la reazione della svp cittadina e dei commercianti, contrari allo spostamento di ötzi dal centro. nei giorni scorsi c’è stata la prima riunione (in teleconferenza) della sinloc spa con caramaschi.

Le ipotesi in campo

Nel dialogo con Caramaschi sono emerse tre ipotesi. Torna l’idea iniziale dell’ex palazzo Ina che ospita la Biblioteca Civica. È sempre stata considerata la sede ottimale, perché garantirebbe le sinergie con il Museo Civico. Le trattative con la proprietà (Habitat di Tosolini) si erano arenate sulla stima per l’acquisto: da qui era nata la ricerca di mercato, conclusa nel marzo 2019. Nel dialogo di Caramaschi con la società incaricata è rispuntato il progetto sul Virgolo, curato dallo studio Snøhetta, con funivia per il collegamento al centro. Nel patto di coalizione tra centrosinistra e Svp è stato però ribadito l’impegno a conservare il museo archeologico in centro, con focus in particolare sulla rivitalizzazione dell’asse tra il Museion, piazza Vittoria e corso Libertà. «C’è il nostro impegno sul centro, cui si sommano i problemi di stabilità delle rocce per una eventuale soluzione del Virgolo», riferisce Caramaschi. La terza ipotesi emersa è l’ex palazzo Enel tra ponte Druso e via Dante (proprietà Tosolini), che andrebbe però collegato al carcere, quando verrà dismesso: ipotesi dai tempi lunghissimi, perché la costruzione del nuovo carcere è impantanata nella vicenda di Condotte. Alla ricerca di mercato avevano partecipato anche i Tosolini con l’ex Ina e l’Athesia con il palazzo di fronte al museo archeologico. Nelle prossime settimane la lista degli scenari potrà allungarsi. L’incarico alla Sinloc Spa prevede una analisi dettagliata fino a un massimo di sei proposte.

I criteri

Questo è il percorso previsto dall’incarico: individuare nel dialogo con tutti i soggetti interessati i criteri in base ai quali stilare la classifica tra le proposte da presentare a marzo. La collocazione ideale uscirà da criteri come la vivacizzazione del quartiere, la raggiungibilità, la mobilità, le opportunità turistiche.

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