Degrado

A Bolzano rifiuti e sacchetti abbandonati «Ci costano un milione l'anno»

Rabini: «Seab è impegnata ogni giorno nel recupero degli ingombranti (divani, frigo, ecc...) lasciati in strada». Guardie ecologiche a caccia di indirizzi dentro le immondizie: nel 2023 seicento sanzioni. Pendolari più attenti


Valeria Frangipane


BOLZANO. «I divani, i televisori, i frigoriferi, i rifiuti delle ditte abbandonati in strada, costano ai bolzanini un milione di euro l'anno. Esiste un servizio di ritiro ingombranti a domicilio che funziona benissimo e che si può prenotare al numero verde 800 013 066. Possono essere consegnati tre oggetti per volta (materassi e reti, grandi elettrodomestici come per esempio lavatrici, lavastoviglie ecc.) e si pagano 15 euro. Non vedo perchè - adesso che ci sono le telecamere - rischiare multe pesanti. Nel 2023 sono state 200 ai privati e 400 alle ditte».L'assessora Chiara Rabini ricorda che gli ingombranti possono anche essere smaltiti al Centro di riciclaggio a Bolzano Sud o se ancora in buono stato al Centro riuso di via Comini. «Non devono essere lasciati intorno ai bidoni ed alle isole ecologiche. Vi ricordo che il deposito abusivo viene punito con sanzioni fino a 500 euro».

Telecamere, oggi si spostano

Le 12 telecamere mobili che controllano 400 isole ecologiche nel 2023 hanno permesso di infliggere 1.444 sanzioni e oggi vengono spostate in via Cadorna o via Alessandria (si deve ancora decidere) e ancora via Palermo, via Deeg, via Druso, via Puccini, via Merano, viale Trento, via Milano, via Marie Curie, Rencio e Piani d'Isarco. Le guardie ecologiche a caccia di indirizzi dentro le immondizie nel 2023 hanno elevato 600 sanzioni.

Rabini: «Riunione interna, pendolari più attenti»

«Installiamo le telecamere nelle strade dove chi entra in città butta i rifiuti. Questa settimana - continua Rabini - abbiamo avuto una riunione interna e registrato, per la prima volta, un calo del fenomeno da parte dei pendolari. Il che significa che le lettere inviate al Consorzio dei Comuni, stanno funzionando, oppure funzionano le sanzioni».

Ma cosa dicono le lettere? "Che la rete di videosorveglianza attiva a Bolzano ha evidenziato che alcuni cittadine del "suo" Comune sono soliti portare i rifiuti nel nostro territorio utilizzando le campane o abbandonandoli a terra. Ciò comporta costi aggiuntivi, oltre che un danno all'immagine del capoluogo, per cui stiamo applicando sanzioni".

Rabini ricorda che la legge provinciale impone a ciascun comune la gestione dei propri rifiuti. "Ma sentendo i "vostri" concittadini - si legge ancora nella lettera - orari e modalità di raccolta da voi adottati risultano poco fruibili, rendendo di fatto più comodo sfruttare i servizi di Bolzano". Quindi l'appello allo spirito di collaborazione. «Chiediamo una mano per frenare questa cattiva abitudine nel segno del rispetto per l'ambiente e di un'equa distribuzione dei costi». Succede infatti che nei Comuni attorno a Bolzano non esistano le campane per la raccolta differenziata con i cittadini costretti, ogni volta, a portarli nei centri di raccolta che hanno degli orari di apertura. «Ovviamente le nostre campane, aperte h24, e posizionate in diversi punti della città, sono molto più comode. Ma non è pensabile - conclude l'assessora - che i bolzanini si facciano carico oltre che del degrado anche dei maggiori costi».













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