urbanistica

A Druso Est telecamere e Ztl. Alloggi Ipes non prima del 2024 

Il nuovo rione da completare. Troppi passaggi di auto e furgoni sulla pedociclabile, il Comune vuole intervenire come fatto a Firmian. La quattordicesima e ultima torre del quartiere: la Provincia non avvierà i lavori prima del 2023


Davide Pasquali


BOLZANO. I primi alloggi privati a Druso Est sono stati consegnati nell’autunno del 2018, tre anni fa. Gli alloggi Ipes, se tutto filerà liscio, non saranno invece pronti prima del 2024. intanto, nel nuovo rione si lamenta un eccesso di traffico motorizzato lungo la ciclopedonale da e verso il San Maurizio, motivo per cui il comune ha preannunciato: Ztl con telecamere, esattamente come in piazza Montessori a Firmian.

Privato vs pubblico

Si sa, il pubblico ha i suoi tempi. È accaduto a Firmian, a Casanova, risuccederà a Druso Est. Se le torri realizzate dai privati sono abitate dal 2018, quelle delle coop dal 2019-2020, la torre di legno dell’Ipes (che ospiterà anche un asilo molto atteso dalle giovani famiglie del rione) è ben lungi dall’essere pronta. Come riferisce la segreteria di direzione della presidente dell’istituto, Francesca Tosolini, «il rilascio della concessione edilizia per il progetto vincitore è previsto per il 2021. Nel 2022 sarà redatto il progetto esecutivo, mentre l'indizione del bando per i lavori di costruzione e l'inizio effettivo dei lavori avranno luogo a partire dal 2022/23». Ammettendo che non si mettano di mezzo ricorsi al Tar come usualissimo nel caso di bandi pubblici, almeno 18-20 mesi di cantiere, quindi non si terminerà prima del 2024.

Troppo traffico

Un via vai di furgoni, sosta selvaggia di auto, soprattutto all’imbocco, dove stanno Aldi e Dm, entrambi dotati di propri parcheggi, interrati o sopraelevati, ma la comodità di parcheggiare davanti all’ingresso, nonostante i cartelli di divieto di transito, ha spesso il sopravvento. In via Carlo Maria Giulini, come relaziona il consigliere comunale Claudio Della Ratta, «vige il divieto di accesso ai veicoli (fatte salve le auto dei residenti nei masi delle campagne confinanti e i mezzi di emergenza) e infatti la strada è adibita a pista pedociclabile e dovrebbe essere attraversata soltanto dalle biciclette da e per l'ospedale». Nonostante il divieto «la strada è però costantemente percorsa da auto, che transitano anche a velocità sostenuta e che spesso oltretutto vi parcheggiano per recarsi agli orti o per fare la spesa nei negozi del quartiere». I cortili sottostanti alle case «sono sempre affollati di bambini che giocano e che utilizzano estemporaneamente negli spostamenti anche la strada di attraversamento, posta in mezzo ai palazzi. Bambini che avrebbero diritto di giocare in sicurezza» I residenti, prosegue il consigliere, «temono che non mancherà purtroppo molto al verificarsi di un incidente, dato che varie volte hanno assistito a scene di indubbia pericolosità». In Commissione Mobilità si è affrontata la tematica «e ho richiesto il posizionamento di segnali maggiormente deterrenti o, meglio, l'installazione di un sistema di telecamere come quello attivato in piazza Montessori nel rione Firmian. L’assessore Fattor ha rassicurato la Commissione, informandola che non appena il Comune prenderà definitivamente in carico il nuovo quartiere conosciuto come Prati di Gries (attualmente c’è ancora qualche piccolo problema da risolvere, come ad esempio le griglie di aerazione in alcuni casi potenzialmente inadeguate a garantire la piena sicurezza di carico), la zona verrà trasformata in Ztl, analogamente a quanto in essere in piazza Montessori, con telecamere dedicate per disincentivare efficacemente gli accessi impropri».

 













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