A22 in galleria, ma restano le code
Servono soluzioni rapide sul traffico a Bolzano sud. Urzì: meglio la Ss12 in tunnel
BOLZANO. Sull’A22 è stata firmata la tregua. E non solo tra Kompatscher e i sindaci ma anche tra il governatore e il suo vice, Christian Tommasini. Su che basi lo dice lui stesso: «Ora siamo tutti d’accordo: l’orizzonte comune è mettere l’A22 in galleria. Ma quello che a tutt’oggi resta aperto è come connettere il nuovo percorso con gli innesti delle altre direttrici verso e dentro Bolzano sud. E io dico: non gettiamo via la parte del nostro progetto sulla nuova Ss12 laddove risolve alcuni nodi, come quello di via Einstein, ad esempio...». Traduzione: spingiamo per ottenere la concessione autostradale e sfruttare i 3,5 miliardi ottenuti da Kompatscher (500 milioni in più del previsto...) per le opere territoriali, dunque sì all’A22 in tunnel ma, ecco quello che intende il vicepresidente, sfruttiamo i tempi intermedi (4-5 anni) per elaborare un progetto che risolva almeno alcuni dei problemi immediati di accesso al capoluogo da sud “eventualmente” sfruttando qualche soluzione già prevista nell’originario progetto della Ss12 in galleria.
L’altra tregua è stata quella sancita nell’incontro dell’altra sera coi sindaci della Bassa, soprattutto con Bianchi. «Bene - ha detto ieri - abbiamo l’assicurazione che su dove e come l’A22 passerà nella nostra zona si decide insieme e, soprattutto, si aprono tavoli preventivi». Bolzano è a sua volta schierata con il governatore altoatesino: «Ha fatto un grande lavoro in questi mesi, partendo dal far mettere la concessione in finanziaria, ha ottenuto mezzo miliardo in più proprio per liberare la città dall’autostrada - commenta Caramaschi - dunque poche storie: ora sappiamo che in 7-8 anni il problema si può risolvere. Non mettiamo più ostacoli».
Chiarisce dal canto suo Tommasini: «Nessun ostacolo, soltanto la consapevolezza che un conto è il grande progetto, a cui diciamo sì, un altro i particolari sul terreno: dove fare i collegamenti, le uscite, le connessioni. E visto che a questo proposito su tutto il quadrante stradale di Bolzano sud è già stato fatto un bel lavoro progettuale con la vecchia ipotesi della Ss12 in galleria, proviamo a cercare soluzioni che, magari, si possono attuare in tempi brevi. E poi - conclude- vediamo se far passare la statale sul vecchio percorso dell’A22 in viadotto è la soluzione migliore o no». Tregua, dunque. Anche se con alcune differenze di approccio o di ingaggio. Resta il mal di pancia in alcuni settori del Pd. Insiste, ad esempio, Bassetti: «Potevamo far passare la variante alla Ss12 in galleria in 5 anni da oggi - scrive l’esponente della direzione del Pd altoatesino con incarico specifico per l’urbanistica - e siamo passati invece ai tracciati ipotetici per l’autostrada in galleria che, partendo a spron battuto, ci mettiamo comunque 20 anni. Un applauso e una risata di sottofondo...». Parole dure. Che non trovano assolutamente d’accordo il sindaco: «Chi parla di anni d’attesa così lunghi mente. Io mi fido del presidente e so che tutto è stato fatto perché si possa partire presto. Bolzano merita di essere liberata dallo smog e adesso questa prospettiva è realtà. Punto. Il resto sono polemiche strumentali». Sul tema è intervenuto infine ieri anche Alessandro Urzì. Il quale a sua volta dice: «Facciamo subito la variante in galleria della Ss12 - afferma un comunicato di Alto Adige nel cuore - perché lo spostamento dell’A22 rischia di essere solo una buona intenzione».
«Si può essere concettualmente a favore dello spostamento dell'A22 ma che non bisogna assolutamente mollare sulla richiesta di costruire le varianti in galleria della Ss12. Considerando che se lo spostamento A22, verrà messo in contratto con la concessione, salteranno sicuramente i possibili ipotizzati finanziamenti della variante Ss12 da parte della società autostradale. Quindi le varianti in galleria finanziariamente farebbero capo in toto alla Provincia che finalmente potrebbe dimostrare, con i fatti, quanto tiene alla città di Bolzano», chiude Urzì.