Il cordoglio

Addio a Francesco Bellù. medico e micologo di fama 

Stroncato a 75 anni da un improvviso malore durante un convegno a Bressanone. Aveva contributo alla crescita del Registro tumori: vi era tornato a lavorare durante la pandemia  



BOLZANO. Era seduto ad un tavolo e stava parlando tranquillamente con altri micologi quando, all’improvviso, ha perso i sensi e non si è più ripreso. Inutile ogni tentativo di strapparlo alla morte. Se n’è andato così, l'altra mattina, il dottor Francesco Bellù, medico internista, per molti anni in forza al reparto di Oncologia dell’ospedale San Maurizio, e micologo di fama internazionale.

La morte è avvenuta al all’Istituto Vescovile Vinzentinum di Bressanone, a margine della prima giornata del convegno scientifico provinciale che egli stesso aveva organizzato. Classe 1947, Bellù era da sempre persona molto attiva, con un fitto calendario di impegni, che lo portavano spesso anche all’estero. Anche per questo, la sua improvvisa scomparsa ha lasciato tutti senza parole.

«Era un uomo burbero, ma buono e un ottimo medico», lo ricorda il collega Guido Mazzoleni, «Dopo avere lavorato al Servizio di Anatomia e Istologia patologica, si era spostato al “Registro tumori dell’Alto Adige” e, con la sua preparazione, aveva dato un contributo fondamentale alla sua crescita. Era andato in pensione nel 2011, ma durante la pandemia gli era stato chiesto di rientrare e lui non se l’era fatto dire due volte. Era tornato e si era messo subito al lavoro. Sono affranto per la perdita di quello che era un amico carissimo, ma, al di là dell’affetto che mi legava a lui, credo sarà davvero difficile sostituire il Francesco Bellù medico». Prosegue Mazzoleni: «Il mio dolore è lo stesso dei vertici della Asl, subito informati della sua scomparsa. Di Francesco, in questi anni, avevano apprezzato le qualità professionali e anche quelle umane, nascoste sono una patina di ruvidezza».

Senza parole anche Sandro Saltuari, storico operatore subacqueo della Rai, cameraman, sportivo e anche lui micologo. C’era anche lui, ieri, a Bressanone, e lo sgomento per il dramma di cui è stato testimone gli soffoca le parole in gola: «Francesco era seduto, stava parlando, quando si è come “spento”, accasciandosi sulla sedia. Vorrei poter dire e raccontare tante cose del dottor Bellù, ma in questo momento proprio non me la sento. Siamo tutti sotto choc e non riusciamo a farcene una ragione. So che domani (oggi per chi legge, ndr) dovrebbe essere eseguita l’autopsia per fare chiarezza sulle cause del decesso». Il dottor Bellù era responsabile scientifico del Gruppo Bolzano dell’Associazione Micologica Bresadola, aveva raggiunto fama internazionale ed era considerato uno dei micologi più eminenti a livello europeo. Organizzatore di mostre, di convegni e di appuntamenti divulgativi non solo in Italia, ma anche all’estero, era un uomo vulcanico e pieno di energie. P.T.













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