Addio allo sci estivo in val Senales

Il ghiacciaio si sta sciogliendo per il riscaldamento dell’atmosfera. Piste chiuse da maggio a ottobre



BOLZANO. Non si scierà più d’estate sulle piste della Val Senales. Il ghiacciaio altoatesino, infatti, si sta sciogliendo. E così la stagione chiuderà a maggio e ripartirà soltanto ad ottobre.

A quota 3.212 metri nel periodo estivo le morene sono prive di neve a causa del riscaldamento dell’atmosfera. Proprio quassù, nei ghiacci che parevano millenari, venne trovata la mummia di Oetzi, l’uomo di cinquemila anni fa conservato sino ai giorni nostri nella sua tomba di neve. La Val Senales nelle Alpi altoatesine non potrà più essere pubblicizzata come «piccolo comprensorio sciistico, con neve garantita tutto l’anno» come si legge ancora sul sito internet dedicato alla valle.

Da quest’estate, infatti, visto lo scioglimento delle nevi che non ha risparmiato il ghiacciaio della Val Senales non si potrà più sciare sul Giogo Alto. La stagione sciistisca terminerà il 5 maggio. Solo ad ottobre si potranno di nuovo usare sci e snowboard. I turisti però potranno continuare a salire in quota da luglio quando riaprirà la funivia, per fare camminate e per raggiungere il luogo di ritrovamento di «Oetzi», la salma ritrovata ormai 20 anni fa da due turisti tedeschi emersa dal ghiaccio in ottimo stato di conservazione. Un ritrovamento che può anch’esso venire ricondotto allo scioglimento delle nevi.

«Il ritiro dei ghiacciai, quale conseguenza dell’andamento climatico, causa indirettamente una sofferenza delle attività turistiche ed economiche», dice Roberto Dinale, glaciologo dell’ufficio idrografico della Provincia di Bolzano. «Dal 1850 i ghiacciai si sono ritirati di un terzo e negli ultimi 30 anni in modo più repentino. Le previsioni per il futuro non sono affatto rosee», aggiunge Dinale che prevede chiusure nei prossimi 10-15 anni per lo sci estivo anche nei comprensori attigui, come lo Stelvio o il Tonale, che «resisteranno più o meno a seconda della loro esposizione e altitudine».

Per cercare di scongiurare il fenomeno durante l’estate scorsa si era cercato di coprire una parte del ghiacciaio della Val Senales con dei teli, per prevenirne l’erosione. «È una tecnica improponibile su grande scala per i costi, inoltre - dice il glaciologo - si tratta semplicemente di prolungare l’agonia del ghiacciaio».

«Ormai d’estate venivano solo più gli sci-club e gli atleti per allenarsi», racconta il direttore delle funivie di Senales Helmut Sartori. «I singoli sciatori che venivano ancora qualche anno fa non si vedono più, bisogna rassegnarsi e ammettere che il clima in questi ultimi anni è cambiato», spiega Sartori. «Del resto, d’estate, ormai chiudono anche i nostri vicini in Austria, le piste rimangono chiuse per esempio nello Stubai e nel Pitztal», dice sconsolato Sartori. Quest’estate dalla cima del vicino ghiacciaio dell’Ortles era caduta la croce, simbolo della montagna più alta dell’Alto Adige. A cedere nella scorsa estate, più calda del solito, era stata la roccia su cui era fissata e così la croce è precipitata giù dalla parete.

Dolorosi effetti dei cambiamneti climatici, se è vero che sulle cartoline della Svizzera figurano già da tempo le foto comparative di come appaiono i ghiacciai oggi rispetto al passato.

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