Adesso piazza Parrocchia è il centro dello spaccio
Situazione insostenibile. Ogni giorno una trentina di giovani stranieri senza fissa dimora staziona in zona e tra loro anche pusher che continuano l’attività nonostante i numerosi controlli
Bolzano. Le pattuglie delle forze dell’ordine passano spesso. Li fermano, li perquisiscono, li identificano e poi, concluse queste operazioni, non sempre facili visto l’atteggiamento aggressivo di qualcuno, se ne vanno. E così, dopo qualche decina di minuti, piazza della Parrocchia torna a popolarsi di giovani stranieri senzatetto e di spacciatori. Una trentina almeno quelli che bazzicano costantemente la zona, trasferitisi lì dopo aver abbandonato Parco Stazione e gli spazi retrostanti il teatro comunale: se ne stanno seduti sulle panchine o ai piedi della parete del duomo, chiacchierano, ascoltano musica, chiacchierano, giocano a palla. E spacciano. Un’attività condotta alla luce del sole e, anche se in questo momento il numero di passanti è davvero esiguo, senza alcun tipo di timore. Strafottenti e irritanti. Tanto irritanti che, qualche giorno fa, dopo aver assistito dalle finestre della parrocchia alla cessione di droga a una giovanissima cliente, un religioso non è riuscito a trattenersi ed è sceso in piazza, scacciando lo spacciatore con parole non hanno mai superato la soglia imposta dal suo ruolo, ma che certo non hanno lasciato spazio a interpretazioni. La situazione, insomma, è grave e molti bolzanini si chiedono come sia possibile che, mentre l’intera città si attiene alle disposizioni imposte per contenere la diffusione del coronavirus, un gruppo di giovani continui a bivaccare e a spacciare in piazza, come se nulla fosse, in barba alla legge e ai rischi di contagio. La risposta è facile: perché un posto dove stare non ce l’hanno. Ma la soluzione del problema non passa dalle forze dell’ordine, che continuano a fare la loro parte, monitorando costantemente la zona e stando “con il fiato sul collo” al gruppo in cui, è bene sottolinearlo, accanto a soggetti in estrema difficoltà, ci sono altri soggetti, violenti e aggressivi, anche nei confronti delle stesse forze di polizia, e assai poco raccomandabili. L’ultimo controllo, in ordine di tempo, è stato compiuto ieri pomeriggio, attorno alle 16, ed è stato l’ennesimo esempio di ottimo coordinamento tra le forze dell’ordine. A dare il via all’operazione è stato il comandante della Polizia Municipale che, nel giro di una decina di minuti, insieme al personale della Squadra volanti della questura e una pattuglia dell’esercito, ha approntato un servizio di controllo. Chiusi tutti gli accessi a piazza della Parrocchia, sistemando una pattuglia su via Isarco, una pattuglia di via Alto Adige e una all’imbocco della galleria della Curia, le forze dell’ordine hanno proceduto all’identificazione di circa 25 persone che, inutilmente, alla vista delle divise, hanno cercato di allontanarsi dalla zona. In serata, la piazza era ancora libera, ma sarebbe ingenuo pensare che la situazione possa essere risolta.
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