Adige, senza esito le ricerche del corpo di Peter Neumair 

La speranza svanita. La “sagoma scura” che era stata avvistata lunedì a due metri di profondità all’altezza di Laimburg è sparita dai monitor dell’ecoscandaglio e le immersioni sono state sospese. Oggi nuovo summit convocato dalla procura


paolo tagliente


Bolzano. Si sono immersi per sei volte. per sei volte si sono calati nel fiume gelido e color caffellatte, affrontando correnti e mulinelli, per cercare di raggiungere quella “sagoma scura” apparsa, il giorno prima, sul monitor dell’ecoscandaglio. immersioni lunghe un paio minuti ciascuna, perché la rabbia dei flutti mette a dura prova il fisico dei sub che, pur assicurati a robuste funi di acciaio, sono costretti ad incredibili sforzi per muoversi in acqua e rimanere vicini alla boa che segnava la zona in cui cercare. anche ieri, le operazioni di ricerca sono cominciate di buon mattino, sempre nel tratto di adige che scorre all’altezza dell’autogrill laimburg est. un tratto che, per diverse ore, martedì s’è sperato potesse essere il teatro del secondo e ultimo atto di una tragedia familiare: il ritrovamento del corpo di peter neumair, dopo quello della sua compagna, laura, avvenuto tre giorni prima, nove chilometri più a sud. tutti ci avevano creduto, tutti ci avevano sperato. i gommoni sono stati rimessi in acqua, gestiti con maestria e manovrati con precisione, hanno consentito ai vigili di utilizzare anche una sonda con telecamera, così da ispezionare il fondale (in quel punto l’acqua è alta un paio di metri) e cercare di penetrare la coltre di tenebre creata dalle particelle di fango sospese nell’acqua. tutto inutile. e in tarda mattinata, quella “sagoma scura” (che pareva proprio quella di due gambe) non è più apparsa sulle strumentazioni elettroniche di ricerca dei vigili del fuoco volontari. sparita, forse trascinata via dalla forza del fiume. e con essa è stata trascinata via anche la speranza di restituire il corpo di peter ai suoi familiari, di chiudere una straziante vicenda di cronaca nera, di dare finalmente pace a una madre e a un padre e lasciare che questa terribile vicenda prosegua “solo” nelle aule del tribunale, dove si cercherà di fare piena luce su quanto accaduto.

Poco prima delle 14, invece, i vigili del fuoco hanno deciso che andare avanti sarebbe stato inutile. difficile capire cosa accadrà oggi, se i vigili del fuoco riprenderanno le ricerche in quel punto o se si sposteranno magari più a sud. «una decisione che spetta alla procura – si è limitato a spiegare felix reggiani, ispettore dei vigili del fuoco permanenti di bolzano – che stabilisce luoghi, tempi e modi delle ricerche». proprio stamattina, intanto, è in programma una nuova riunione convocata dalla procura a cui parteciperanno i rappresentanti dei vigili del fuoco, del soccorso alpino, delle forze dell’ordine e delle altre realtà della protezione civile che, dal 6 gennaio, sono impegnati nelle ricerche della coppia. quasi certo che, ancora una volta, grazie alla collaborazione di alperia, si tornerà ad abbassare, nella giornata di sabato, il livello di una trentina di centimetri dell’adige, riducendo il deflusso delle dighe di glorenza, naturno, tel e marlengo, lana e brunico. una scelta che la settimana scorsa ha dato i risultati sperati e, sabato mattina, poco a nord del ponte di san floriano, nel comune di egna, il corpo di laura perselLi è stato avvistato in un’ansa del fiume e subito recuperato.

Per l’omicidio di laura e peter, il figlio trentenne della coppia, benno, si trova in carcere dal 29 gennaio scorso, accusato dei reati di duplice omicidio e occultamento di cadavere. undici giorni prima, il 18 gennaio, l’appartamento in cui viveva con i genitori, al civico 22 di via castel roncolo, quello nello stesso stabile che laura e peter stavano pensando di prendere in affitto, proprio per benno. sigilli anche all’alloggio che la famiglia possedeva a soprabolzano e alla volvo v70 con cui, secondo la procura di bolzano, benno avrebbe trasportato mamma e papà, dopo averli uccisi, al ponte ischia-frizzi, per gettarli nell’adige.













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