Aeroporto, a maggio 2020 torna il volo Bolzano-Roma 

Un collegamento al giorno. Josef Gostner annuncia: «Già definito il piano industriale» La cornice di sviluppo dovrà comprendere anche le tratte per gli hub di Vienna o di Monaco



Bolzano. Bolzano torna a collegarsi col mondo. "A maggio parte il collegamento con Roma": è questa la notizia. La dà Josef Gostner, che guida la cordata dei nuovi proprietari dell'aeroporto. Sarà un volo di andata e ritorno dalla capitale. Dunque un decollo e un atterraggio al giorno. Il che riapre il capitolo legato alla raggiungibilità del territorio, interrotto all'indomani e subito prima del referendum. In questi pochi mesi, da qui a maggio, saranno conclusi anche i cantieri legati alla recinzione della pista e dell’area. Già avviati. «Abbiamo definito il piano industriale», aggiunge l'imprenditore. Questo non lo dice, ma la cornice di sviluppo dovrà comprendere anche alcuni altri collegamenti: dopo Roma, Vienna o Monaco.

Serviranno per raggiungere gli hub in grado di collegare Bolzano al resto del mondo senza dover salire su altri mezzi che non siano l'aereo. Poi, dopo la primavera, la riattivazione della rete dei charter. Che costituiscono l’asse strategico dei collegamenti, soprattutto estivi, col resto del Paese, dalla Sicilia, alla Calabria, alla Sardegna. Anche questi voli erano stati interrotti all'indomani della crisi politica intorno allo scalo. Abd torna ad operare, dunque. Non che i nuovi proprietari abbiano atteso finora le decisioni dei giudici nell’approntare alcuni lavori di base, ma è indubbio che la sentenza dell’altro giorno, con cui il Tar ha respinto il ricorso presentato dal Team K corredato da più di 500 firme, ha fornito all'intero piano Abd una decisiva accelerazione. «Si è stabilito che è la legge che conta, non la politica», commenta Josef Gostner. «Volevano impedirmi di volare - aggiunge - bene: non ci sono riusciti». Due dei punti decisivi a favore dell'aeroporto sono legati alla tempistica del ricorso ma anche al ricorso in se. "Si è stabilito - dice l’imprenditore altoatesino - che se uno non partecipa al bando non è possibile possa presentare un ricorso sul bando stesso e sulla sua congruità. Poi i ritardi nella presentazione e tutto il resto". Il resto che sarebbe? "Beh, il fatto che non è possibile anteporre la politica alla legge. La legge è stata la base della nostra decisione di partecipare al bando. La legge ha stabilito le modalità, messe in atto dopo il referendum e dopo che la Provincia è stata costretta a rispettarlo, con cui il pubblico ha dovuto dismettere la struttura. Se a qualcuno non piace che Bolzano abbia l'aeroporto io ne prendo atto. Ma la legge è legge. Non ci saremo mai mossi al di fuori del quadro normativo esistente". Dunque, maggio. Ecco la data del ripristino. Sull’allungamento della pista, invece, nulla ancora di ufficiale.

Si tratta, precisamente, di 260 metri in più. Sui quali si è molto polemizzato e che sono stati uno degli "asset" delle campagne referendarie. I quali metri, pur non essendo necessari ai turboelica, sono invece importanti nel caso si decidesse di far atterrare a Bolzano altri vettori, in questo caso con motori a reazione. Oppure attuare contatti con compagnie che ne dispongono. P.C.













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