Aeroporto di Bolzano di nuovo chiusoPartito solo un volo per Roma

Dietrofront dell'Enac: nuova chiusura dello spazio aereo a causa della nube. Il presidente Vito Riggio: "Non si volerà da e per il Nord Italia almeno fino alle 20"



BOLZANO. E' durata poco la riapertura dei cieli italiani dopo lo stop causato dalla nube di cenere proveniente dall'Islanda. L'attività degli aeroporti del nord è ripresa alle 7, ma due ore dopo l'Enac ha deciso un nuovo stop che dovrebbe durare "almeno fino alle 20".  "In attesa di almeno due bollettini univoci - ha detto il presidente dell'Enac Vito Riggio - non si volerà da e per il Nord Italia almeno fino alle 20, mi dispiace, ma non possiamo comportarci in modo diverso".

Un unico volo è partito da Bolzano nella breve finestra di riapertura dello spazio aereo. Poco dopo le 6.35 è decollato un volo Air Alps per Roma. Una volta che l'aeromobile è giunto a Fiumicino e imbarcati i passeggeri per il ritorno a Bolzano, ai piloti è stata comunicata la nuova chiusura dello spazio aereo. Il velivolo è ripartito ed è regolarmente atterrato a Bolzano quando già si pensava a una deviazione su innsbruck.

L'aeroporto San Giacomo è stato il primo, insieme a Malpensa, ad essere chiuso per i pericoli creati dall'eruzione vulcanica in Islanda: ad annunciarlo, venerdì sera, è stato il capo della protezione civile, Guido Bertolaso. Poi, con il passare delle ore, è arrivato lo stop per tutti gli aeroporti a nord del Po.

Di fatto l'Abd non ha mai chiuso le porte: tutto il personale è rimasto a disposizione dei viaggiatori e pronto a riprendere l'attività in qualsiasi momento. Chi aveva prenotato il volo per Roma, fino a questa mattina ha dovuto scegliere mezzi alternativi, treno (mezzo preso d'assalto in questi giorni di paralisi dei cieli) o automobile.

Tra le vittime più illustri del vulcano islandese c'è il cancelliere tedesco Angela Merkel, che si è vista costretta, di ritorno da una trasferta istituzionale negli Stati Uniti, a fare un viaggio in pullman da Roma a Berlino, con tappa al Parkhotel Laurin. Il cancelliere, insieme ad una delegazione di sessanta persone, è arrivato sabato sera, pochi minuti dopo le 22.30, ed è ripartito ieri mattina intorno alle 9.

Il programma iniziale, in verità, prevedeva una partenza all'alba, con destinazione Monaco e quindi, in elicottero, Cracovia, dove erano fissati i funerali del presidente polacco Lech Kaczynski e della moglie Maria, morti nei giorni scorsi con altre decine di personalità in un drammatico incidente aereo. Alla fine però Angela Merkel, così come gran parte dei leader mondiali, ha deciso di rinunciare proprio per le difficoltà di viaggio provocate dall'eruzione vulcanica.
Sorridente, ieri mattina il cancelliere è uscita dall'ingresso principale del Laurin intorno alle 9. Ad attenderla numerosi giornalisti. Il cancelliere ha ringraziato il personale dell'hotel bolzanino: «E' stato tutto meraviglioso ed organizzato in tempi rapidi, ora torno a casa a Berlino», ha detto Angela Merkel. Il cancelliere è salito sul pullman insieme alla delegazione e una volta arrivata al confine del Brennero, scortata dalle auto della polizia, ha proseguito verso la capitale tedesca a bordo di un'auto blu: a Berlino è arrivata intorno alle 13.

Angela Merkel ha dimostrato di gradire l'ospitalità altoatesina. Intorno alle 23.30 di sabato è scesa nella saletta da pranzo (riservata) con dodici collaboratori. Il cancelliere ha ordinato asparagi di Terlano con salsa bolzanina, i tradizionali Schlutzkrapfen, fegato di vitello: per concludere la cena, Kaiserschmarrn. Il super-ospite è rimasta a tavola fino alle 2.30, poi si è ritirata in una delle suite del Parkhotel Laurin. Ieri mattina Angela Merkel è scesa per la colazione. Ha esplicitamente rifiutato di essere servita al tavolo e come tutti gli altri ospiti dell'hotel si è servita da sola al buffet. Poco dopo le 9 è ripartita, ringraziando tutti per l'ospitalità.













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antonella mattioli

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