Bolzano

Aggredito col coltello e rapinato: «Erano in sei, ho avuto paura»

Il racconto del titolare del caffè Sonia nella Galleria Sernesi, assalito da un gruppo di giovani alle 8,30 del 20 marzo davanti agli studenti di Unibz: «Mi hanno ferito al gomito e svuotato la cassa. Poi sono scappati». Identificato uno dei malviventi: espulso dal questore


Aliosha Bona


BOLZANO. «Mi hanno preso alle spalle e immobilizzato, mentre un ragazzo si è diretto verso il bancone e ha svuotato la cassa. Per fortuna erano solo 45 euro, ma ho avuto tanta paura». L'aggressione è avvenuta in pieno centro, alle 8:30 di un normale mercoledì mattina (20 marzo), davanti agli occhi terrorizzati di alcuni studenti di Unibz. La vittima è il titolare del Bar Sonia, nella Galleria Sernesi: uno shock, ma ricorda ogni istante. «Si erano seduti a bere un caffé, sembravano clienti normali. Sei ragazzi come se ne vedono tanti in giro...», spiega, «Al momento di pagare si sono rifiutati, con arroganza, dicendo che sarebbero passati più tardi a saldare il conto. Mi sono opposto, ovviamente».

Il “no” del titolare ha innescato nei malviventi un'ira ingiustificata: «Si sono alzati di scatto dal tavolo, uno di loro mi ha sorpreso da dietro e mi ha bloccato tenendomi fermo il collo con l'avambraccio. Ha afferrato un coltellino e, nel tentativo di divincolarmi, mi ha ferito al gomito». Un taglio profondo: il barista ha cominciato a sanguinare copiosamente, mentre i presenti - quasi tutti giovani che frequentano l'Università - hanno attivato la macchina dei soccorsi, chiamando ambulanza e forze dell'ordine. Al loro arrivo i banditi se l'erano già data a gambe.

Fermato lungo l'Isarco

Solo giorni dopo uno dei responsabili dell'agguato, un diciannovenne tunisino, è stato identificato dalla Polizia sulla ciclabile lungo l'Isarco. È lui che quel mercoledì mattina ha messo le mani nella cassa del Bar Sonia e rubato i 45 euro. I controlli in Questura hanno permesso di scoprire che si tratta di un ragazzo con il permesso di soggiorno scaduto da oltre un anno, del quale non era stato chiesto il rinnovo. Lo scorso gennaio aveva commesso un furto alla stazione ferroviaria di Bolzano, ma ha dei precedenti a carico anche fuori dall'Alto Adige: riguardano un arresto in flagranza per un altro furto avvenuto due mesi fa a Reggio Emilia (con conseguente divieto di dimora in quella città) ed una denuncia per clandestinità a Forlì.

Nei suoi confronti il questore Paolo Sartori ha emesso un decreto di espulsione e un ordine di trattenimento al Cpr di Gradisca d'Isonzo, dove è stato scortato già ieri dagli agenti, in attesa di essere imbarcato su un volo diretto in Tunisia. I complici della rapina non sarebbero ancora stati identificati.

«Me la sono cavata con qualche punto di sutura al gomito, ma poteva andare molto peggio», conclude il titolare del Bar Sonia, «Ho acquistato l'esercizio circa due anni fa e un episodio del genere non era mai capitato. Purtroppo le telecamere all'interno della galleria non si possono installare, quindi sto pensando di metterne una all'interno del bar. Voglio garantire la sicurezza, mia e dei clienti».

Il pugno duro del questore

Contro il degrado urbano e la microcriminalità sono stati ufficializzati altri provvedimenti da parte della Questura. Nei confronti di cinque cittadini di diverse nazionalità (Nigeria, Senegal, Gambia) con precedenti penali e di polizia sono stati emessi dei “Daspo urbani”: vietato l'accesso a parco Cappuccini, piazza Verdi, piazza e viale della Stazione, parco della Stazione, via Garibaldi, via Alto Adige e via Perathoner. La decisione è stata adottata perché erano stati sorpresi in atteggiamenti molesti e intenti a bivaccare in stato di ubriachezza, ad abbandonare rifiuti e a consumare sostanze stupefacenti.

Emesso poi il cosiddetto “Daspo Willy” - un divieto di accesso ai locali pubblici nell'intero comune di Bolzano - nei confronti di una donna che negli ultimi tre anni è stata ripetutamente denunciata per aver provocato gravi disordini all'interno e nelle vicinanze di bar e discoteche. 













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