Al Direzional Park niente ascensori e uscite di sicurezza 

Disagi in via Duca d’Aosta. Porte d’emergenza sbarrate, cancelli chiusi Una ripida rampa per anziani e disabili. Il gestore: «Mettiamo a posto»



Bolzano. Ascensori tutti e tre fuori uso; porte di emergenza sbarrate con i maniglioni antipanico bloccati, ergo uscite di sicurezza inutilizzabili; salite le uniche scale praticabili, due cancelli chiusi a chiave nella corte interna impediscono di uscire sulla strada; clienti costretti a risalire in superficie utilizzando la rampa di entrata per le auto, sfruttando uno stretto marciapiedi non proprio a misura di anziani o disabili. È il Direzional Park di viale Duca d’Aosta, sul retro del Tribunale.

Numerose le lamentele giunte in redazione, motivo per cui il giornale Alto Adige ha effettuato un sopralluogo, anche a seguito di una segnalazione inviata negli scorsi giorni ai vigili.

Ecco cosa ne è emerso.

Discendi la rampa con l’auto, al piano -1 sta la sbarra. Prendi il biglietto e scendi a parcheggiare al -2. Esci dall’auto e cerchi l’uscita pedonale indicata dalla segnaletica. Apri la porta, entri e trovi: luce spenta, interruttore inservibile, ascensori tutti e tre fuori servizio. Allora esci, svolti a destra e decidi di prendere le scale. Impossibile salire perché la porta - niente maniglione antipanico, solo una maniglia normale sopra la quale sta scritto “Solo uscita sicurezza” - è chiusa a chiave. Esci nuovamente nel parcheggio interrato e pensi: tento con le uscite di sicurezza. In fondo a destra, a una cinquantina di metri, cartelli per i vigili del fuoco, estintore, manichetta arrotolata nell’apposito armadietto a vista. Tenti di aprire la porta, ma il maniglione antipanico non funziona: bloccato. Ti volti e vedi un’altra uscita, cammini decine di metri per raggiungerla ma è inutile; c’è il cartello di uscita di sicurezza verde ma la porta non si apre: maniglione bloccato. Non ti perdi d’animo e cerchi altre porte di colore verde. Ne trovi un’altra, ma non si apre nemmeno questa.

Lo stesso accade al piano -3 (il piano -4 è chiuso al pubblico). Tenti di prendere gli ascensori: buio, tutti e tre fermi. Allora tenti per le scale; la prima porta marrone con scritta “Solo uscita emergenza” stavolta si apre, ma la successiva no: maniglione antipanico bloccato. Esci, ritenti con altre due porte di emergenza. Niente da fare, entrambe sbarrate. Ti viene in soccorso un insider, probabilmente un abbonato che bene conosce la struttura: ti indica una porta marrone di emergenza, seminascosta. La prendi e finalmente sali due piani di scale, in cemento grezzo, con qualche immondizia a terra. Esci fortunatamente nella corte interna del palazzo che ospita Agenzia riscossione, Carisparmio, avvocati eccetera. Per salire a livello strada due rampe di scale, una a destra e una a sinistra. Entrambe però sono inagibili: cancelli chiusi a chiave. Allora ti avvicini alla serranda a vetrata da cui si vede la reception del parcheggio. Luce accesa ma non c’è nessuno. Provi ad aprire, niente. Allora ritorni giù nel terzo interrato e decidi di fare quello che fanno tutti: sali a piedi la ripida rampa a lato dell’entrata/uscita delle auto. Stretta, per salirci c’è uno scalino di venti centimetri. In passeggino forse non si passa, un disabile in carrozzina di certo no. Un’anziana arranca imprecando. Arrivi alla reception, c’è un cartello: “Per urgenze signor Fortunato”. Chiami il cellulare, laconico ti risponde: «Porte chiuse, si sale solo per la rampa». E gli ascensori? «Li aggiusteranno». Per chiarire ulteriormente, visto che sul biglietto c’è scritto chi è il gestore, fai una telefonata alla Generalbau. Paolo Tosolini risponde: «Non sono a conoscenza della situazione. Di certo se si sono verificati dei disservizi lunedì provvederemo. È nel nostro interesse che il parcheggio, nonostante i suoi 40 anni di età, sia pienamente funzionante».













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