All’ipermercato niente parcheggio per gli operai 

Riservato solo ai clienti. Problemi per i 750 lavoratori dell’Iveco Si chiede una mano a Sasa, Sad e privati per trovare una soluzione



Bolzano. Con la chiusura del parcheggio Metro - una guardia giurata consente di entrare solo a chi, dotato di partita Iva, ha la tessera - i lavoratori della zona industriale che ci lasciavano l’auto hanno dovuto affrontare disagi per la mancanza di posti auto. Maggiormente coinvolti dal disagio causato dalla mancanza di parcheggi sono i dipendenti del vicino stabilimento Iveco, che occupa circa 750 lavoratori, il 40% impiegati con orario a giornata (8:00 – 17:00) ed il 60% operai suddivisi tra turnisti e giornalieri. Precisa Giuseppe Pelella, Uilm: «Abbiamo cercato, assieme ai nostri delegati di fabbrica, di capire e analizzare la situazione parlando con i lavoratori per comprendere i motivi che portano tante persone ad utilizzare il mezzo proprio in luogo della bicicletta o del mezzo pubblico». Non si intende in alcun modo incoraggiare l’utilizzo delle auto private «ma ci siamo trovati di fronte questa realtà: la maggioranza di coloro che utilizzano l’auto propria non lo fa per capriccio». Si pensi a chi ha il problema di conciliare gli orari di lavoro con quelli della vita familiare o ai tanti che al mattino prima di arrivare al lavoro devono accompagnare i figli a scuola o che hanno la necessità, per esigenze familiari, di effettuare spostamenti con la rapidità che solo l’auto privata può assicurare. «Assieme a questi i pendolari che sarebbero disposti ad usare i mezzi pubblici ma gli orari delle corse non sono compatibili con i turni di lavoro». Ci sono lavoratori pendolari provenienti dalla provincia (Bressanone, Merano, Val Sarentino, Fiè, Bassa Atesina) e da fuori provincia (Piana Rotaliana, Trento, Val di Non) che non sanno come fare.













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