Alloggi sociali, gli 007 contro i furbetti

Un’Agenzia di controllo verificherà che chi riceve contributi non faccia speculazioni. Durnwalder: «All’inizio sarà un caos»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Tanto a Bolzano quanto nelle località turistiche di tutta la Provincia c’è, da anni, il problema di chi incassa contributi di decine di migliaia di euro per l’edilizia convenzionata e poi ci guadagna affittando il proprio appartamento in nero a turisti, studenti o conoscenti. Per il futuro, d’intesa con il Consorzio dei Comuni, la Provincia ha deciso di usare la linea dura con l’obiettivo di smascherare chi ne abusa. Ad occuparsi dei controlli sarà un’Agenzia provinciale di vigilanza, che sarà libera di fare verifiche sistematiche e comminare pesanti multe ai “furbetti” di turno. «All’inizio - sottolinea il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder - sono convinto che sarà un caos, anche perché chi farà i controlli dovrà inevitabilmente fare parecchie domande. E porre fine, ovviamente, a tutti gli abusi. Ciò vuol dire che chi vive in un alloggio senza averne titolo sarà invitato a lasciarlo subito». Proprio ieri è stato completato l'assetto dell’Agenzia di vigilanza sull’edilizia (l’«Ave»), istituita con legge provinciale per controllare appunto il rispetto del vincolo sociale nell’edilizia abitativa agevolata: la giunta provinciale ha integrato lo Statuto e nominato il revisore dei conti della nuova stazione unica di vigilanza che lavorerà a livello sovracomunale. Si tratta di Giulio Lazzara, attualmente direttore dell'ufficio provinciale bilancio e programmazione. La giunta ha ravvisato la necessità, da subito, per evitare speculazioni edilizie sul territorio in tema di mercato degli alloggi, di rendere più efficace la vigilanza in particolar modo sugli alloggi convenzionati. «Questo provvedimento - si legge nella nota della giunta - va letto alla luce del fatto che si registrano casi di abitazioni in edilizia convenzionata affittate a turisti e persone provenienti da fuori provincia, a scapito dei residenti in attesa di una casa». Per evitare tali abusi si punta su controlli più severi: spetterebbero ai Comuni, che però non sono in grado di garantirli. «Per questo la Provincia ha concordato con il Consorzio dei Comuni di istituire una specifica agenzia che possa esercitare questa attività di controllo su tutto il territorio altoatesino, verificare la corretta destinazione degli alloggi convenzionati, accertare eventuali contravvenzioni e intervenire di conseguenza», ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder. Ricordiamo che nei Comuni, come Ortisei ad esempio, dove questi controlli sono stati fatti in passato, le sanzioni comminate sono state anche superiori ai centomila euro. Molti i contenziosi, ma grazie all’Ave d’ora in poi i “furbetti” avranno vita dura.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

il caso

«Giustizia per i legionari altoatesini dimenticati»

Interrogazione di Biancofiore al ministro Tajani: “La Francia dia i riconoscimenti dovuti alle famiglie dei caduti in Indocina”. La loro storia nei libri del giornalista dell’Alto Adige Luca Fregona (nella foto Alfredo De Carli)

Attualità