Amianto, il Comune paga lo smaltimento
BOLZANO. Lo si era temuto sin dall’inizio, mesi fa, quando il nostro giornale aveva sollevato il caso del rinvenimento di amianto nel corso degli scavi in cima a via Resia, dove la cooperativa Park...
BOLZANO. Lo si era temuto sin dall’inizio, mesi fa, quando il nostro giornale aveva sollevato il caso del rinvenimento di amianto nel corso degli scavi in cima a via Resia, dove la cooperativa Park Resia stava realizzando un parcheggio interrato.
I timori ora si sono purtroppo avverati. Il Comune, proprietario del terreno sul quale si sta costruendo, ha dapprima concesso per 99 anni l’area alla coop affiliata a Confcooperative, poi ha dato la concessione edilizia, infine si ritrova sul groppone pure il rimborso dei costi di smaltimento sostenuti dalla società cooperativa Park Resia. E non sono mica bruscolini: 169.231,80 euro. Perché oltre all’amianto, si sono ritrovatte pure scorie industriali e altri materiali pericolosi o comunque da smaltire con particolari accortezze. Per questo, il terreno è stato considerato contaminato e da bonificare. Per cui si è bonificato. Costi a carico della cooperativa, che però adesso ha girato le fatture al municipio.
Nella delibera al riguardo appena approvata dalla giunta comunale, a difesa della scelta intrapresa si legge testualmente: «I costi sostenuti dall’impresa in questa seconda fase, sommati a quelli della stima a finire dei lavori di bonifica, sono notevoli e non sostenibili dai soci». La giunta rileva inoltre che «rescindere la convenzione con Park Resia significherebbe essere tenuti a rimborsare il totale dei costi ordinari di cantiere sostenuti sino ad ora dall’impresa e mantenere aperto uno scavo in materiale inquinato, con conseguente danno ambientale e rischio per gli abitanti degli edifici adiacenti, in attesa di una bonifica che diventerebbe competenza integrale del Comune». Ora il Comune di Bolzano si limita invece «a rimborsare i costi sostenuti ed anticipati da Park Resia, che sarebbero stati in ogni caso a carico del Comune stesso, in quanto il sito è stato classificato come contaminato e deve essere sottoposto a bonifica».(da.pa)
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