Appiano: ottantenne derubata dalla badante

Derubata in casa dalla badante. E' accaduto ad un'ottantenne di Appiano, che nel giro di una settimana ha visto scomparire dalla sua abitazione 120 monete d'oro per un valore di 40mila euro


Silvia Siano


APPIANO. Derubata in casa dalla badante. E' accaduto ad un'ottantenne di Appiano, che nel giro di una settimana ha visto scomparire dalla sua abitazione 120 monete d'oro per un valore di 40mila euro. I carabinieri di Terlano hanno denunciato una 51enne residente ad Appiano. La donna, H.M. le inziali, lavorava come badante nella casa dell'anziana signora, che le aveva dato fiducia a tal punto da non ritenerla l'artefice del furto. Ed infatti appena l'ottantenne, insieme al marito, si era accorta che le monete d'oro erano sparite, aveva sporto denuncia contro ignoti, senza avanzare alcun sospetto nei confronti della badante.

Dopo accurate indagini invece, i carabinieri di Terlano coordinati dal comandante Ferdinando Nasta, hanno denunciato la badante per furto aggravato continuato. La 51enne aveva pianificato a dovere il misfatto. Infatti, una volta entrata in possesso delle monete, le aveva date in pegno in parte al compro-oro ed in parte le aveva portate ad un amico. L'esercizio commerciale ha l'obbligo per legge di fondere l'oro entro dieci giorni dall'acquisto. Delle 57 monete che la donna aveva impegnato, i carabinieri ne hanno recuperate soltanto venti, perchè le altre nel frattempo erano state fuse.

A casa dell'amico della 51enne, le forze dell'ordine hanno trovato le restanti 63 monete. Probabilmente, l'intenzione della badante, era di vendere l'oro un po' alla volta, per non generare sospetti e consegnare il restante gruzzoletto in mani fidate, per poi recuperarlo al momento del bisogno. All'anziana signora sono state restituite soltanto 83 monete, per un valore di 25mila euro. Quindicimila euro sono rimasti così nelle tasche della badante, una persona diventata amica, alla quale l'ottantenne aveva aperto le porte della sua casa e del suo cuore. E come spesso accade ad avere la peggio sono gli anziani, che per necessità e debolezza abbassano le difese e rimangono fregati.

Un episodio analogo, sempre ai danni di un'ottantenne è accaduto un paio di mesi fa ad Egna. L'anziana si era rivolta ai carabinieri convinta che la sua carta bancomat fosse stata clonata, perchè da un po' di tempo le sparivano regolarmente i contanti. Ad inchiodare la badante in quel caso erano state le telecamere di video-sorveglianza della banca, che ritraevano la donna intenta a prelevare il denaro. La signora, denunciata dalle forze dell'ordine per appropriazione indebita continuata, si era impossessata, tra un prelievo e l'altro, di circa 600 euro. Un'altra triste storia di fiducia mal riposta e di approfittamento ai danni di chi ha meno forza di difendersi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

il caso

«Giustizia per i legionari altoatesini dimenticati»

Interrogazione di Biancofiore al ministro Tajani: “La Francia dia i riconoscimenti dovuti alle famiglie dei caduti in Indocina”. La loro storia nei libri del giornalista dell’Alto Adige Luca Fregona (nella foto Alfredo De Carli)

Attualità