Areale, via libera delle Ferrovie 

Positivo l’incontro tecnico. A marzo la firma, poi il bando. Piscina e polo culturale, nuove regole sui fondi



BOLZANO. Areale ferroviario, con le Ferrovie l’accordo è (quasi) fatto. La seduta tecnica di ieri a Roma con i rappresentanti di Provincia, Comune e Fs Sistemi urbani è andata bene. È stata trovata l’intesa sul testo dell’accordo di programma, con i chiarimenti su alcune parti ancora in discussione. Decisivo è stato dunque l’incontro con Umberto Lebrito (amministratore delegato di Sistemi urbani). La Provincia era rappresentata dal segretario generale Eros Magnago e da Thomas Mathà, direttore dell’Agenzia per gli appalti. Il Comune era rappresentato dal segretario generale Antonio Travaglia e dalla direttrice della ripartizione Patrimonio Ulrike Pichler. Il testo dell’accordo di programma verrà portato in febbraio nel Cda della società ferroviaria. A marzo potrebbe arrivare la firma. Quello sarà il nuovo inizio per il maxi progetto di riqualificazione che trasformerà un pezzo di città. Firmato l’accordo, inizieranno le procedure per il bando di gara attraverso cui verrà scelto il soggetto attuatore di tutta l’operazione.

Tra i punti definiti ieri, le penalità nel caso di ritardi delle procedure, a carico dell’amministrazione pubblica o del soggetto attuatore. Sembra un passaggio ovvio, ma solo ieri nella bozza di accordo di programma è stata trovata una formulazione che mettesse d’accordo tutte le parti coinvolte. È ormai definita anche la procedura che riguarderà due opere volute dal Comune, in particolare dal sindaco Renzo Caramaschi: la piscina olimpionica e il centro culturale da ricavare nelle ex officine ferroviarie. Sul finanziamento delle due opere nei mesi scorsi si era aperto un contenzioso tra i tecnici locali. Provincia e Comune hanno sempre dichiarato che le due opere dovranno essere realizzate a costo zero per il pubblico. L’obiettivo è farle costruire dal vincitore del bando grazie agli utili ricavati dall’investimento. I contrari a questa formulazione, come Hermann Berger, sostenevano che ciò appesantirebbe di costi eccessivi l’operazione, con il rischio di mandare deserta la gara. Nel testo concordato ieri è prevista la formula del Market Test su cui Comune e Provincia hanno trovato una intesa: verrà sondato il mercato per capire se i costi di piscina e centro culturale rientrano nell’equilibrio finanziario. Se la risposta dei possibili investitori sarà negativa, il Comune deciderà se confermare il progetto, garantendo il finanziamento necessario.

La riqualificazione dell’Areale ferroviario (progetto di Boris Podrecca) si prospetta come la più grande operazione urbanistico-immobiliare della città, su una estensione di 47,5 ettari. I ricavi derivanti dalla valorizzazione sul mercato delle opere private (537 milioni di investimento) ammontano secondo le stime a 1,29 miliardi di euro. Il valore complessivo delle opere pubbliche previste ammonta a 382 milioni di euro, di cui 204 milioni per la nuova viabilità su ferro (spostamento dei binari) e ristrutturazione della stazione esistente, 115 milioni per gli interventi pubblici (strade, stazione delle autocorriere, centro per i linguaggi contemporanei alle ex Officine, piscina e servizi di quartiere).













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