Argini dell’Isarco più alti contro il pericolo di piene

Iniziati gli interventi di innalzamento dei muri lungo la sponda destra del fiume Si lavora tra i ponti Widmann e Aquila sfruttando il passaggio ciclopedonale


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Sono iniziati anche nel cuore della città i lavori di rafforzamento e messa in sicurezza degli argini dell’Isarco nel quadro del progetto “Città-paese-fiume”, che vuole ottenere uno stato ecologico buono delle acque della valle Isarco e nel contempo ridurre in modo duraturo i rischi legati ad alluvioni ed esondazioni.

In molti si saranno imbattuti nelle passeggiate lungo l’Isarco, sul lato orografico destro, nel grande cantiere che blocca il passaggio ciclopedonale. Ebbene, i lavori iniziati nei giorni scorsi sono i primi del progetto citato, che vedrà una completa riconfigurazione delle sponde. Già da qualche settimana le ruspe erano entrate in azione lungo le rive del fiume per abbattere alberi e ramaglie, così da poter dare il via libera agli interventi.

Secondo il progetto, i muri arginali saranno risanati e rinforzati, ma soprattutto rialzati di oltre un metro. I lavori al momento sono in fase di esecuzione tra ponte Widmann e ponte Aquila, sul lato orografico destro del fiume Isarco, e proseguiranno ancora per diverse settimane.

Ma il progetto è molto più ampio e punta ad avvicinare la città a Isarco e anche a Rienza, migliorando lo stato ecologico dell’area e rispettando le esigenze in materia di protezione civile.

Quello delle misure anti alluvione, è un tema particolarmente sentito dai cittadini e a Varna ora si sentono più tranquilli, dopo che l’area fluviale della città è stata messa in sicurezza, in particolare lungo il fiume Schalders.

Rudolf Pollinger, direttore della ripartizione Opere idrauliche ha lodato l’alto livello qualitativo dei progetti presentati nel corso della loro ufficializzazione. Ad aggiudicarsi il bando è stato il team composto degli architetti Hansjörg Jocher, Matthias Platzer, Ralf Dejaco, Christian Henke e Vito Adami, Josef Taferner, Arno Dejaco.

Ricordiamo che il progetto era partito nel lontano 2009 con l’elaborazione, nei Comuni coinvolti di Bressanone, Varna e Velturno, di linee guida prima e di un pacchetto di provvedimenti poi, aventi come obiettivi la protezione delle aree abitate contro i fenomeni di piena e frane, la conservazione e l’attenzione ecologica, nonché la valorizzazione delle aree fluviali. Per la progettazione di queste aree è stato indetto, nell'autunno 2013, un concorso interdisciplinare i cui risultati sono ufficialmente in corso di realizzazione. I risultati concreti si potranno vedere nelle prossime settimane.

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