Auguri a nonna Bice, 103 anni vissuti tra lavoro e canzoni

Brindisi per la signora Pazzaglia “emozionata dall’affetto” Con familiari e personale della clinica, c’era il sindaco Rösch


di Ezio Danieli


MERANO. Sarà anche vero che la vita, in media, si è allungata. Bice Pazzaglia, che ieri ha festeggiato i suoi primi 103 anni, ha confermato questo trend. In maniera davvero brillante. E ha dimostrato, al Martinsbrunn dove è ospite, di poter superare il suo già invidiabile traguardo. Sì perché Bice è in forma fisica, è arzilla, ama cantare assieme agli altri ospiti della clinica privata che ieri, in occasione della festa di compleanno, si sono stretti attorno a lei per augurarle ogni bene. Assieme a loro il direttore amministrativo del Martinsbrunn Richard Sigmund, suor Elisabetta, la dottoressa Gabis e il personale della clinica che ha preparato ogni cosa nel migliore dei modi per fare festa. C'era da bere e da mangiare (un'ottima torta con tanto di scritta 103 in onore di Bice).

Alle 14.30 è arrivato anche il sindaco Paul Rösch con un mazzo di fiori che ha consegnato alla festeggiata intonando poi il classico "Tanti auguri a te" cantato con tutti i presenti alla festicciola. C'erano - e come potevano mancare? - i familiari di Bice Pazzaglia: il figlio Idalgo, i tre nipoti, i quattro pronipoti (il più piccolo ha nove anni), le mamme dei ragazzi. Tutti attorno alla nonna che, elegantemente vestita, ha preso parte alla festa seduta davanti alla torta che dominava il tavolo.

Che effetto fa signora aver raggiunto le 103 primavere?

"Sono un po' emozionata da tanto affetto. Nulla di più".

Ci può dire il segreto, se c'è, di come si fa a raggiungere la sua splendida età.

"Non c'è un segreto particolare. Ho sempre lavorato tanto in vita mia, mai esagerando né con il bere né con altri vizi come il fumo. Adesso mi godo i miei 103 anni, qualche volta canto assieme agli altri ospiti di questa clinica dove siamo trattati veramente bene".

Al Martinsbrunn Bice Pazzaglia è arrivata due anni fa. Prima viveva in casa da sola dopo essere arrivata, circa 10 anni fa, dalla provincia di Bologna, È stato il figlio Idalgo, che lavorava alla Montecatini di Sinigo, a portarla a Merano da Bologna per averla più vicina. Una vita intensa quella di Bice. "Per un periodo ho lavorato presso una casa di riposo, poi con la famiglia ho gestito a lungo una stazione di servizio sull'autostrada del Sole nei pressi di Roncobilaccio. Facevo la cuoca".

Quindi il cibo le è sempre piaciuto?

"Diciamo che sono cresciuta con le salsicce e con la polenta".

E ora?

"Purtroppo non più. Anche se l'appetito certo non mi manca. Preferisco i dolci. Bevo anche qualche sorso di vino, niente caffè".

Bice Pazzaglia, che oltre ai fiori del sindaco ha ricevuto alcuni omaggi dalla clinica Martinsbrunn, ha confermato la passione per i dolci mangiando, aiutata dal figlio, un pezzo della torta preparata per lei. Lo ha fatto assieme ai parenti e agli anziani ospiti della clinica privata. C' è stato anche il tentativo di farla cantare. Il direttore amministrativo Sigmund (una potente voce tenorile) ha intonato "La villanella" assieme al sindaco Rösch, Si sono aggiunti alcuni ospiti della clinica privata e qualche congiunto della Pazzaglia. Lei, la festeggiata, è rimasta in silenzio. Forse per l'emozione di essere al centro dell'attenzione. Ma c'è da scommettere una cifra che, passata la festa di compleanno, sarà la prima a farsi sentire. Auguri, nonna Bice, anche dal nostro giornale.













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