Bürgerheim: 100 in lista d’attesa

Pedron: «La nuova casa di riposo avrà 35 posti letto in più e costerà circa 26 milioni»


di Massimiliano Bona


BRESSANONE. Per adesso c’è solo una delibera di massima, con la quale la giunta comunale dà il via libera al concorso di progettazione e mette a disposizione i fondi necessari, ma se non altro il lungo iter per la ristrutturazione e l’ampliamento della casa di riposo Bürgerheim è iniziato. Trattandosi di un edificio costruito negli anni Settanta c’è la necessità di aumentare i posti letto (da 100 a 135) ma anche di risanare l’immobile dal punto di vista energetico. «Mantenerlo in questo stato - sottolinea il vicesindaco Gianlorenzo Pedron - ci costa un occhio della testa. Si è deciso, visto l’ammontare della spesa preventivato (26 milioni di euro), di fare un concorso per la progettazione che tenesse conto delle nuove esigenze delle famiglie per quanto attiene l’assistenza agli anziani. Non sarà più, per intenderci, una casa-albergo per ospitare le persone di una certa età ma una struttura con micro-comunità abitative da 4-5 posti e che terrà conto della sempre crescente necessità di ricoveri temporanei, quando i figli dell’anziano o la badante vanno in vacanza o bisogna fare fronti a impegni improvvisi. Non sarà toccata l’ala per la demenza che continua ad avere un ruolo molto importante».

La struttura è gestita dall’Azienda pubblica di servizi alla persona Santo Spirito e il direttore Helmuth Prantner, nel maggio scorso, ha chiesto alla giunta il consenso per presentare una domanda di contributo in Provincia. Lo stesso iter è stato seguito anche con i Comuni di Luson e Varna che fruiscono da anni della Bürgerheim. A seguire, per conto dell’esecutivo, l’evolversi del progetto è l’assessore Paula Bacher, occupatasi di recente anche dello sportello unico per i servizi che sta già riscuotendo i notevoli consensi.

Il progetto. Lo studio di fattibilità prevede un innalzamento da 100 a 135 dei posti letto con costi di costruzione che dovrebbero aggirarsi sui 19 milioni di euro, a cui bisogna aggiungere almeno 7 milioni di euro per l’arredamento, per un totale di 26. I costi di costruzione, almeno in questa fase, sono del tutto indicativi e sono stati calcolati avendo come principale parametro proprio i posti letto. Il Comune di Bressanone, almeno per ora, si è impegnato solo ad assumere il finanziamento del 22,5% dei costi ammessi dalla Provincia per il concorso di progettazione fino ad un massimo di 30 mila e 375 euro.

La lista d’attesa. A Bressanone,al pari degli altri Comuni altoatesini di una certa grandezza (Bolzano, Merano ecc.), inizia ad esserci una lista d’attesa “importante”. Sono sempre di più le famiglie a fare domanda con largo anticipo nella speranza di assicurarsi un posto letto per i loro cari. E ad incidere, spesso, è il livello di autosufficienza. «Chi sta bene - sottolinea Pedron - preferisce restare a casa, mentre chi ha maggiori difficoltà e ha bisogno di assistenza si rivolge alle strutture specializzate, che non sono più delle semplici case di riposo. La lista d’attesa in città si attesta ormai a quota 100. Pur essendo consapevoli del fatto che non riusciremo mai a soddisfare tutte le domande intendiamo stringere i tempi per aumentare al più presto il numero dei posti letto».

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