Badanti, famiglie bolzanine in grossissime difficoltà

Bolzano. «Riceviamo molte richieste di aiuto sia da parte delle badanti, preoccupate per i contagi e le tutele salariali, sia dalle famiglie che non sanno come comportarsi in questa situazione di...



Bolzano. «Riceviamo molte richieste di aiuto sia da parte delle badanti, preoccupate per i contagi e le tutele salariali, sia dalle famiglie che non sanno come comportarsi in questa situazione di estrema difficoltà». Lo racconta il presidente dell’Associazione Alzheimer, Ulrich Seitz. Con le forti limitazioni agli spostamenti i problemi, dai più banali come la possibilità per le badanti di andare a fare la spesa, ai più seri come gli spostamenti, sono venuti al pettine. E poi ci sono badanti che non lavorano più, perché hanno il timore di infettare o di farsi infettare. Alcune sono addirittura tornate nei loro paesi di origine, nel timore di non potervisi più recare per lungo tempo.

«Questi lavoratori rischiano di essere tra i più penalizzati». Cassa integrazione in deroga e fondo di integrazione salariale? «Non sono previsti». Se il rapporto di lavoro domestico prevede la convivenza, «sia il datore di lavoro che il lavoratore devono avere il buon senso di attenersi alle regole dettate dal governo per il rispetto di tutti i presenti in casa». Questo significa «che si deve evitare in ogni modo di uscire di casa». Ad ogni modo, «il datore di lavoro non può impedire al lavoratore di uscire, poiché né il datore di lavoro né il lavoratore può limitare la libertà dell’altro». Se non si è d’accordo su scelte o abitudini, per non rischiare il contagio Seitz consiglia di interrompere il rapporto di lavoro per giusta causa (o consigliare alla badante di mettersi in ferie), «con evidenti problemi però a coprire l’assistenza per le famiglie».

Proprio in questo periodo estremamente difficile per l’intera collettività, l’Asaa vuole sostenere ancor più le famiglie con pazienti affetti da demenza, anche per colmare il vuoto di informazione nel quale devono vivere. Asaa informa pertanto che estende il proprio servizio di telefono amico attraverso il numero verde perché il telefono nella sede di Bolzano, al momento, non può essere attivo. L’Asaa risponde al numero verde 800660561, non solo come finora, dalle 7 alle 19, ma dalle 7 alle 22, 7 giorni su 7.

Il servizio è ritenuto indispensabile per fornire consigli pratici, supporto e aiuto psicologico, consulenze in materia legale, previdenziale, psicologica. Comunque, per non caricare troppo questa linea già molto impegnata, si invitano i familiari a mandare le proprie richieste via e-mail all’indirizzo info@asaa.it. «I volontari Asaa risponderanno al più presto possibile». DA.PA













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