Bolzano

Bagno in fontana e balletto in slip in piazza Walther 

Gli esercenti del centro sono esasperati: da due mesi un cittadino germanico bivacca davanti ai locali, bevendo alcolici e lasciando rifiuti ovunque. L'ultima volta ha cercato di sedersi in mutande ai tavoli dei clienti



BOLZANO. Da troppo tempo ormai gli esercenti di bar e ristoranti che si affacciano su piazza Walther, il cosiddetto «salotto buono» della città di Bolzano, devono fare i conti con una presenza molesta che sta provocando notevole disappunto.

Si tratta di un cittadino di origine maghrebina con passaporto tedesco (e di conseguenza cittadino germanico e dunque comunitario) che da oltre due mesi si sta rendendo protagonista di comportamenti antisociali caratterizzati da un modello pervasivo di disprezzo per le regole e le leggi altrui.

I problemi che questa presenza sta provocando nel cuore della città sono ormai noti a tutti. Spesso i turisti si dicono scandalizzati anche perchè nelle ultime settimane, a fronte di ripetuti interventi delle forze dell’ordine, si sta rafforzando l’impressione che al momento non via sia una soluzione al problema.

L’uomo in questione, infatti, sembra non darsi limiti: urina sui muri, abbandona rifiuti, si spoglia per improvvisare maldestri balletti, urla, spesso è ubriaco. Negli ultimi giorni a fronte di un caldo persistente e afoso il senza tetto utilizza sistematicamente la fontana ricavata nel monumento a Walther von der Vogelweide per cercare refrigerio e lavarsi. Ovviamente prima di buttarsi nell’acqua si denuda rimanendo in slip, abbandonando lungo il selciato antistante la fontana i propri vestiti di fortuna.

Non pago dello “spettacolo” offerto ogni volta a pochi metri dai tavolini di bar e ristoranti, una volta uscito dalla fontana cerca il più delle volte di sedersi al tavolino di qualche cliente “assaggiando” persino le consumazioni, magari infilando un dito nel cappuccino per poi infilarselo in bocca.

Le forze dell’ordine pare abbiano limitate possibilità di intervento perché l’uomo (un ex operaio che avrebbe perso il lavoro in Germania) non commette reati gravi ed anche il suo allontanamento o espulsione dal territorio nazionale è reso più difficile dal fatto che da un punto di vista burocratico si tratta di un cittadino comunitario in quanto titolare di passaporto germanico.

Pare che il diretto interessato (che vive di elemosina ed è abituato ad abbandonare a terra in piazza involucri di cibo o confezioni vuote di vino) ne sia a conoscenza al punto che all’arrivo delle forze dell’ordine si prende scherno degli agenti, salutando militarmente chi interviene, prendendosi gioco di leggi e divise. MA.BE.













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