Benko ha versato 23 milioni nelle casse del Municipio 

La prima tranche. Pagati per la concessione dei terreni per la costruzione del Waltherpark. Si parte fra tre settimane Domani si firma l’accordo. Il sindaco presenterà alla giunta comunale un nuovo bilancio. Con un cospicuo attivo



Bolzano. Tutti insieme, così, probabilmente il Comune non li aveva mai visti: trentadue milioni arrivati in cassa l'altro giorno, versati da un privato. Ventitré effettivi, gli altri come prodotto di fideiussioni di garanzia o assicurative. Li ha versati la Signa di René Benko, e costituiscono la prima tranche delle tre, più o meno dello stesso contenuto, a pagamento della concessione dei terreni per la costruzione del Waltherpark. L'altra notizia, che costituisce la conseguenza amministrativa della prima, è che domani sindaco e rappresentanti del gruppo benkiano (con tutta probabilità il commercialista Heinz Peter Hager) porranno la firma in calce all'accordo conclusivo sull'intera questione.

Via al cantiere. Risultato di questi due atti, l'inizio del cantiere in via Perathoner. Il quale sarà avviato tra non più di venti giorni. In realtà, pagamento e firma dell'intesa, non erano così scontati. Il versamento della prima tranche avrebbe dovuto avvenire almeno un paio di settimane fa ma le differenze normative e di discipline bancarie tra Germania e Italia, i due punti di riferimento finanziari del gruppo Benko in funzione delle sue attività immobiliari, hanno rallentato il perfezionamento delle pratiche. Questione che ha a lungo inquietato la giunta e in particolare il sindaco, che temeva inciampi dell'ultima ora. Nulla di tutto questo: i milioni, molti rispetto allo standard di incassi municipali nel settore urbanistico, sono arrivati e dunque potrà giungere anche la firma del contratto tra le parti e l'avvio dei lavori.

Solo la prima tranche. Gli accordi sul piano di riqualificazione urbana che costituisce la cornice di riferimento del progetto Waltherpark, prevedono che la Signa debba pagare alla fine 99 milioni ma a questi andranno dedotti quelli necessari alle opere di urbanizzazione, qualcosa più di venti.

Diciotto in meno. Ma, proprio per coprire i costi di questi lavori a carico del municipio, Renzo Caramaschi può contare su almeno 18 milioni di provenienza governativa, concessi dopo che lo stesso sindaco aveva concorso, insieme ad altri Comuni italiani, al bando ministeriale per le riqualificazioni urbane e delle periferie. Fondi che in queste ultime settimane sono stati confermati a Caramaschi dal ministro e che giungeranno a destinazione non ad inizio lavori ma alla fine, dopo la presentazione della documentazione di riqualificazione avvenuta . "Costituiranno la garanzia per i prossimi bilanci" sorride il sindaco.

Il nuovo bilancio. Il sindaco, sempre domani, in giunta presenterà il suo nuovo bilancio che potrà, forse per la prima volta, configurarsi come "molto attivo". Le ultime operazioni urbanistiche e amministrative ne sono state la causa: prima la chiusura dei mutui provinciali ma con continuazione delle contribuzioni, poi la conclusione delle pratiche amministrative per il pru, iniziate sotto la giunta Spagnolli ma perfezionate dall'attuale e infine, di recente, anche il pagamento del costo del terreno del buco di via Alto Adige, sempre di provenienza benkiana, che ha portato nel patrimonio municipale 23 milioni di euro. «Gli altri sindaci mi guardano con stupore quando racconto che il bilancio del Comune è in attivo» confessa Caramaschi. Il quale con la firma del contratto per il Waltherpark si assicura anche l'arrivo delle altre due tranche per almeno 56 milioni complessivi, l'ultima della quale è prevista a conclusione del cantiere, in agenda per il 2022. Questi primi finanziamenti consentiranno la costruzione del lungo tunnel che collegherà piazza Verdi, in sotterranea lungo via Alto Adige, con i parcheggi interrati verso via Perathoner. E anche una serie di operazioni viabilistiche e di urbanizzazione intorno a via Garibaldi e viale Stazione. Con il residuo di cassa, Bolzano potrà infine finanziare una serie di ulteriori interventi sulla mobilità e di ristrutturazione viabilistica negli altri quartieri oltre al centro. P.CA.

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