Bidoncini, stangata del 20% sui condomini

Gli amministratori: «Spostarli ci costerà di più e in Comune non ci stanno a sentire»



BOLZANO. Gli amministratori di condominio ed i Consumatori ribadiscono il loro no al piano del Comune da 18.000 bidoncini per la raccolta dei rifiuti "secchi" ed abbandonano il tavolo tecnico: «L'amministrazione non ascolta le nostre proposte, inutile perdere tempo». Poi precisano: «Non siamo contro la raccolta ma critichiamo il progetto che costringerà i bolzanini a pagare il 20% in più solo per spostare i bidoncini dai caseggiati alla strada». Marco Lombardozzi (amministratori Anaci), Maurizio Albrigo e Walther Andreaus (Centro tutela consumatori) precisano che esistono possibili alternative al bidone (o ai bidoni) da aggiungere a quello (o a quelli) dell'"umido": «Esistono bidoni comuni da interrare e cassettoni col microchip da lasciare in strada, non è detto che occorra piazzare ulteriori bidoni dentro le case». Il fronte del no non vuole veder sparire dalle strade i 3.900 cassonetti verdi (che a tutt'oggi si trovano in strada) con 18.000 bidoni (da tenere, come per l'umido, dentro i condomini). Non vuole perché il progetto «crea disservizi», «cancella posti auto», «fa aumentare le tariffe» e «costa troppo»: il 20% in più solo per spostarli. «Oggi ogni condominio paga 150 euro l'anno alla Seab per spostare ogni bidone in strada, proviamo a moltiplicarne il numero e ci troveremo a sopportare un aumento del 20%». Amministratori e Consumatori non hanno più parole: «Prima in Comune ci spiegano che sono disposti ad ascoltare le nostre proposte, poi quando le avanziamo ci fanno sapere che il loro progetto è blindato e che comunque sia non c'è tempo e poi viene fuori che il piano che doveva partire a gennaio 2012 slitta a giugno. Ci sembra che la confusione sia completa. Poi leggiamo sull'Alto Adige che il regolamento comunale per i bidoncini del "residuo" sarebbe già bello pronto e scopriamo che lo svuotamento avverrà soltanto due volte a settimana, e che l'obiettivo è di scendere ad una volta sola». In Centro poi non ci saranno bidoncini, ma sacchetti in strada e per bloccare i pendolari dei rifiuti, telecamere all'entrata della città. «Noi giovedì andiamo a protestare in Seab perché non siamo disposti a subire passivamente mentre continuiamo con la raccolta di firme che dovrebbe invitare chi di dovere a riflettere». Il sindaco Spagnolli però non accetta lo scontro: «Non mi trovo d'accordo con le proteste di Anaci e Ctcu perché ci siamo confrontati più volte ed abbiamo aggiustato il nostro piano anche grazie a qualche loro suggerimento ma evidentemente, soprattutto gli amministratori, non accettano alcune modalità. Comunque sia vorrei sapessero che non abbiamo proprio alcun'intenzione di fare marcia indietro». I Consumatori tornano alle proposte e ricordano come le piattaforme comuni interrate usate con successo a Bressanone restino una gran bella soluzione. Così il presidente Albrigo: «Costano 12.000 euro e funzionano bene. Non diciamo che siano da prevedere in tutta Bolzano ma sicuramente potrebbero essere interessanti almeno nelle zone popolose».

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità