Bizzo: sindaci, gli stipendi vanno tagliati

L'assessore regionale prepara un pacchetto di misure sui costi della politica nei Comuni


Francesca Gonzato


BOLZANO. Sui costi della politica l'assessore regionale Roberto Bizzo ha iniziato un lavoro sui Comuni altoatesini e trentini: l'obiettivo è tagliare le spese con una azione su più fronti, dalle indennità di sindaci e assessori all'informatizzazione. In parallelo inizierà nei prossimi giorni in consiglio regionale, con la riunione dei capigruppo, la trattativa sui tagli ai consiglieri provinciali. Bizzo (Pd), che in giunta regionale ha la competenza sugli enti locali, ha avviato con gli uffici un monitoraggio sui costi della politica nei Comuni, con una particolare attenzione, anticipa, al rapporto tra spese per l'apparato e numero degli abitanti.

«Le grandi cifre nei grandi comuni fanno notizia», spiega Bizzo, «ma per i bilanci è più importante tenere bassa la forbice tra costi e popolazione». Il lavoro è appena iniziato. «Siamo nella fase di raccolta dei dati», anticipa, non è stata presa ancora una decisione politica in giunta. Non può quindi annunciare che gli stipendi di sindaci e giunte verranno sicuramente tagliati, ma quello è l'indirizzo verso cui viaggia, insieme ad altre misure.

Anticipa una convinzione legata alla premessa: «Eventuali riduzioni delle indennità dovranno riguardare soprattutto le indennità dei Comuni più piccoli, al di sotto di 1000-2000 abitanti». Colpire i piccoli e non i sindaci dei capoluoghi e dei centri principali che godono di indennità che fanno invidia ai colleghi italiani? Sono ormai un tormentone i 13.312 euro lordi al mese del sindaco di Bolzano, che riesce a guadagnare più del collega di Trento (9432 euro), pur governando una città con meno abitanti, 101.919 a Bolzano contro i 114.236 residenti a Trento (dati di fine 2008 riportati nelle tabelle della Regione). Lasciando da parte i capoluoghi, le indennità restano molto alte anche nei centri principali, come i 10.645 euro al sindaco di Merano (37.253 abitanti) e i 8447 euro al sindaco di Rovereto (37.071), dove viene confermata la spesa più forte per i sindaci altoatesini.

Bizzo conferma: «Ma per un Comune molto piccolo, di cui è ricco soprattutto il Trentino, possono creare problemi indennità più basse di quelle di Bolzano e Trento, ma che provocano uno sbilanciamento nel rapporto spesa/residenti». Bizzo non esclude naturalmente interventi anche sugli stipendi più forti. «In generale credo che ci siano margini per la riduzione delle indennità. Appena sarò pronto, porterò la mia proposta in giunta regionale». Si possono elencare i dati di alcuni Comuni sotto i 3000 abitanti, per agganciarsi alle parole di Bizzo.

Ancora una volta i sindaci altoatesini sorpassano di larga misura i colleghi trentini, con indennità oltre i 3000 euro in Comuni sotto i mille abitanti. Ad Andalo indennità del sindaco di 2140 euro lordi al mese (1018 abitanti), a Besenello 2788 euro (2313 abitanti), a Bondone 1648 euro (675 abitanti), a Coredo 1830 euro (1647 abitanti). Passando all'Alto Adige, ad Aldino 3189 euro (1678 abitanti), a Funes 4169 euro (2506 abitanti), a Martello 3189 euro (874 abitanti). Le indennità si riferiscono alle tabelle nel decreto del presidente regionale dell'aprile 2010 e vengono rivalutate ogni anno.

PIU' MAIL MENO CARTA. L'altro filone di risparmio sui costi della politica, anticipa Bizzo, riguarda l'informatizzazione: «Ci sono spese ingenti, che stiamo calcolando, che potranno essere decurtate grazie all'informatizzazione. Faccio un esempio: in numerosi Comuni le convocazioni dei consigli comunali vengono recapitate a mano dai messi ad ogni consigliere. Basterebbe una mail».

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità