BOLZANO. «Facciamo quello che è giusto per la nostra città. Quello che abbiamo letto anche sul vostro giornale. Salviamo il Talvera». Elsa Maria Natale e Sofia Dobruna rispondono con convinzione, rimboccandosi le maniche e prendendo gli enormi sacchetti neri dell’immondizia offerti da Seab. Vanno con le pinze a pulire il greto della Talvera (inteso come torrente) e del Talvera (inteso come parco). Siringhe, rifiuti, scatole di tonno, lattine, sacchetti e persino una transenna da cantiere: a fine giornata avranno raccolto tutto questo.

Un particolare: Elsa e Sofia hanno dieci anni. Sono loro le facce belle di una giornata organizzata dal Wwf che ha portato decine di volontari ad armarsi di guanti e sacchetti per dare un aiuto a pulire le rive del torrente ed i prati. Raccolgono anche le siringhe, ma senza scattare foto da postare sui social network: ciò che conta è fare.

Insieme a loro, nel pomeriggio, sono arrivati anche gli scout dell’Agesci delle sezioni Bolzano 2 Don Bosco e Bolzano 4 Regina Pacis. Tra i più grandi ecco i collaboratori del Cai.

«Ultimamente il Talvera viene disertato - dice Oriana Brandolese - a causa di gravi episodi che si sono verificati. Per fortuna, però, ci sono molte famiglie che non hanno mollato e continuano a portarci i propri figli rendendolo vivo. È anche per loro che noi promuoviamo queste giornate e ci diamo da fare. Dobbiamo tutti attivarci perché rimanga il polmone verde della città senza permettere a nessuno di portarcelo via».

Nel loro piccolo anche i bambini contribuiscono al dibattito: «Sarebbe bello fosse più pulito. Non capiamo perché le persone debbano buttare le bottiglie per terra, abbandonare le lattine oppure utilizzare le rive del torrente come se fossero un gabinetto. Ogni tanto dovrebbero pensare che prima di tutto, qui, ci giochiamo noi». E ogni singolo dettaglio conta. «A me piacerebbe non trovare i chewing gum attaccati sulle corde al parco giochi».

Purtroppo, sulle sponde del fiume, continuano ad accumularsi immondizie di ogni tipo, il più delle volte abbandonate dopo piccoli bivacchi sulla riva.

Dell’operazione pulizia del Wwf beneficia anche la salute del torrente.

«Tutti gli anni riproponiamo questa operazione - continua Brandolese - e ogni volta vediamo la partecipazione aumentare. Di conseguenza aumenta anche la raccolta dei rifiuti perché abbiamo più persone che ci aiutano. Il torrente Talvera va valorizzato come tutti gli altri corsi d’acqua. Si tratta, infatti, di una zona ancora relativamente selvaggia. Sono state fatte delle operazioni di controllo, di allargamento dell’alveo fluviale e posa di grandi massi per rallentare la corrente che potrebbe creare dei problemi. Con il nostro lavoro cerchiamo di tenere sempre alta l’attenzione anche da parte degli enti preposti».