Bolzano, misterioso sabotaggio in stazione
Manomessa una centralina. L’allarme è stato gestito dalla Polfer, ora della vicenda si sta occupando la Digos. Nessuna rivendicazione: sono stati tranciati quattro cavi. Il sistema di controllo elettronico messo fuori uso riguardava il binario 18 utilizzato per i convogli in manovra
BOLZANO. Gli uomini della Digos (l’ufficio politico della Questura) stanno indagando su un inquietante episodio avvenuto probabilmente nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Qualcuno ha messo in atto un sabotaggio ai sistemi elettronici che regolano e controllano il passaggio di treni (e le manovre per lo spostamento dei convogli) alla stazione ferroviaria di Bolzano. In particolare è stata presa di mira una centralina elettronica del binario 18, nella zona nord della stazione.
Si tratta di una zona isolata, priva a quanto pare anche i video sorveglianza. Un particolare che lascia presumere che chi ha colpito sapesse che ben difficilmente avrebbe potuto essere scoperto e identificato. L’episodio è stato segnalato alla Polfer (la polizia ferroviaria) poco dopo le 13.30 di sabato. Sono stati gli operatori della stazione ad accorgersi dell’anomalia nel funzionamento di alcuni comandi per la manovra di convogli. A dare problemi era in particolare la centralina elettronica del binario 18.
Una volta giunti sul posto gli operatori tecnici ferroviari hanno avuto la sgradita sorpresa di trovare la centralina forzata con quattro cavi tranciati di netto. L’atto di sabotaggio non ha avuto conseguenze per il transito dei convogli sulla linea del Brennero. I problemi hanno riguardato solo lo spostamento di convogli destinati al consueto lavaggio o in manovra per un cambio di binario . L’incursione nell’areale ferroviario non è stata rivendicata. Sul posto la Polfer non ha trovato alcun volantino o altro documento che potesse condurre alla matrice dell’iniziativa. Le indagini sono ovviamente in corso. Quanto avvenuto non può essere sottovalutato.
Gli inquirenti sono comunque convinti che chi ha agito avesse una conoscenza dettagliata dell’organizzazione ferroviaria. Anche se nella zona della centralina presa di mira non sono attive telecamere di sicurezza, gli inquirenti stanno visionando tutti i filmati disponibili anche di altre zona della stazione nella speranza di individuare il passaggio anomalo di qualche persona.
Le indagini, come già accennato, sono difficili. Già in occasione di un precedente atto di sabotaggio (di probabile matrice anarchica) non era stato possibile identificare nessuno dei responsabili. In quella occasione (era il 25 aprile 2015) vennero posizionate sei bottiglie molotov all’interno del locomotore di un convoglio ad alta velocità “Freccia argento”. Il convoglio era stato parcheggiato per la notte in un deposito per procedere anche alle pulizie. A dare l’allarme fu il macchinista che la mattina successiva si accorse dell’incursione (in seguito rivendicata su un sito internet di area anarchica). Anche in quella occasione, però, chi effettuò l’incursione era riuscito ad evitare di essere ripreso dalle telecamere di sicurezza.