Bolzano, scaldano la droga con il fuocoe incendiano un bosco

Vigili del fuoco mobilitati a Sant'Osvaldo, interessati mille metri quadri di terreno



BOLZANO. Vigili del fuoco mobilitati ieri pomeriggio per circa tre ore a seguito di un incendio che è divampato sulle pendici di monte Tondo poco distante dal tracciato della passeggiata di Sant’Osvaldo nel tratto che si inerpica sino poco sopra il ristorante Eberle.
 L’allarme è scattato verso mezzogiorno e mezzo a seguito di una colonna di fumo visibile da tutta la città. I vigili del fuoco hanno avuto difficoltà a raggiungere la zona del focolaio innescato dall’imprudenza di qualcuno (probabilmente due o tre persone) che si era appartato in un punto poco accessibile e riparato da sguardi indiscreti.
 Sarebbe stato un falò acceso imprudentemente (e non controllato) a causare l’incendio che ha interessato circa mille metri quadrati di boscaglia. Sul luogo i vigili del fuoco hanno rinvenuto anche alcune siringhe ed un paio di cucchiaini anneriti. Tutto lascia pensare che l’incendio sia stato innescato dal fuoco acceso da alcuni tossicodipendenti che intendevano sciogliere con la fiamma la dose di droga (eroina o cocaina) poi iniettate in vena con le siringhe rinvenute. Anche per questo sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno sequestrato alcuni oggetti abbandonati. Potrebbero essere utili a identificare i responsabili dell’incendio che sicuramente, dunque, è di origine colposa.
 Come già accennato, non è stato per i vigili del fuoco un intervento agevole. I pompieri mobilitati sono stati una trentina. Oltre a diversi uomini del corpo permanente di Bolzano sono intervenuti anche i volontari delle sezioni di Gries e di Bolzano. Ci sono stati disagi anche per i clienti del ristorante Eberle. Le camionette dei pompieri hanno raggiunto la zona adibita a terrazza con i tavolini esterni e proprio da qualche punto gli operatori hanno poi tentato di raggiungere a piedi tra la boscaglia la zona dove l’incendio aveva preso vigore. Non è stato semplice, a seguito della pendenza del terreno roccioso e la presenza di un forte vento che alimentava le fiamme.
 Per tre ore (sino alle 15.30) è anche stato necessario chiudere l’accesso alla passeggiata lungo tutto il tratto tra la città ed il ristorante Eberle, con disappunto e disagi per diverse persone che hanno anche protestato: inutilmente, però, dato che la chiusura è stata decisa per motivi di sicurezza.
 La situazione è stata risolta dopo tre ore di mobilitazione. Tramite la Forestale è stato richiesto l’intervento in zona dell’elicottero di una ditta privata della val Venosta convenzionato proprio per interventi urgenti. E’ stata fatta la spola tra la zona del Talvera (per il carico dell’acqua) ed il punto dell’incendio. Le fiamme sono state rapidamente domate. Undici i voli dell’elicottero. In occasione dell’ultimo intervento nell’acqua è stata inserita anche una particolare polvere rossastra contenente una sostanza chimica ritardante, in grado di scongiurare la ripresa delle fiamme. Un accorgimento importante anche perchè la sostanza dovrebbe favorire il recupero del patrimonio boschivo distrutto.













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